Stella Manente si rivolge così su Instagram per la paura di perdere il treno per colpa del Gay Pride a Milano. “Non sapevo nemmeno dell’esistenza di questo Gay Pride e quando sono uscita di casa con questa folla a 40° ho sparlato“.
Ecco brava. Ma stare zitti no?.
“Cioé io sto perdendo il treno in mezzo a questa massa di ignoranti, andate tutti a morire cazzo”.
Allora. Non tutti gli influencer sono analfabeti ma diciamo che la loro missione non è quella di insegnare l’italiano. Ma iniziare una frase con “Cioè”, amica mia, non va bene.
Ritieni, tu, modella, attrice e influencer, che loro siano ignoranti perché manifestano contro qualcosa che oltretutto sono i loro diritti?! E non ti ritieni tu ignorante a rivolgerti così senza sapere neanche perché stanno manifestando? Per ottenere fama e successo non serve cercare pubblico insultando le persone, cercando like sui social attraverso post cattivi.
Oltre 200mila followers su Instagram non fanno di te una persona importante.
Ecco il problema. La convinzione di dover dire sempre qualcosa e la necessità di avere approvazione dagli altri. Non funziona così. Le parole sono importanti e bisogna saperle usare, soprattutto se si è personaggi in vista, seguiti, presi come esempio. Influencer significa letteralmente “influenzatore”. Una persona che può far cambiare look influenzando i comportamenti di acquisto ai suoi seguaci, ma cosa ancora più importante, far cambiare idea, in ragione del suo carisma e della sua autorevolezza riguardo determinate tematiche. Hanno una responsabilità sociale. Non possono prendersi la libertà di dire certe cose senza preoccuparsi del pubblico che le leggerà. Purtroppo non tutti hanno la capacità di collegare la cosa detta alla persona che la sta dicendo. Siamo di fronte alla ricerca disperata di notorietà con offese pubbliche, manifestando chiaramente una leggerezza, una totale assenza di sensibilità e soprattutto assenza dal mondo reale.
“Per me, ieri, erano solo un ammasso di persone che mi impedivano di camminare”.
Commentare sarebbe come sparare sulla croce rossa. Nulla si può aggiungere a queste parole disarmanti. Prive di senso logico e morale. Il distaccamento da quello che accade nel mondo, mondo che oltretutto le ha riempito le pagine di like. A Milano c’erano oltre 300mila persone, che si aggiungono alle decine di migliaia che in queste settimane hanno riempito le piazze di altre città italiane. E tu, influencer, vorresti farci credere che non sapevi che ci fosse e tanto meno cosa fosse? Dai su… forse certe persone andrebbero interdette dai social. Se fai la modella, posa, non postare. Sfila, non pensare.
Come ci dicevano i nostri nonni: “Se non hai niente di carino da dire stai zitto!”. In fondo un personaggio così pubblico potrebbe anche essere d’aiuto in “crociate” come queste. Aiutare a diffondere un messaggio, esserne portavoce. Appoggiare una causa e, grazie alla propria capacità persuasiva, aiutare a stimolare un pensiero. Invece no. La fama usata nel peggiore dei modi. Ma poi Hitler, sa chi è? Perchè lui? Cosa mai dovrebbe entrarci in un Gay Pride? Parole dette a caso.
Un personaggio pubblico che non sa cosa accade e per giunta nella sua città. Scandaloso. Una frase cattiva detta da una ragazza stizzita che pensa solo a se stessa. Perché queste persone hanno così tanti followers? Quale società può aver bisogno di una persona così?
“Io veramente vorrei capire la polizia dove ca**o è, a farsi le seg*e perché non ha un ca**o da fare, cioè una vergogna guarda…”.
Attacchi alle forze dell’ordine. Insulti per tutti, che non fanno altro che evidenziare la sua pochezza culturale e sociale. Diciamo che la povera Stella si è costruita un piccolo patibolo con le sue mani. Senza saperlo, o forse si, si è lanciata in un rovo fatto di punte di unicorni. Oltretutto, se vuoi essere influencer, mettersi contro il mondo gay è l’errore più grande che tu potessi fare, bella!
E non basta scusarsi dopo, per paura di perdere pubblico e followers. Non basta dire che eri arrabbiata. Vivere e sapere cosa sta accadendo nel mondo potrebbe aiutarti. cara. Soprattutto tu, che lavori nel mondo della moda, palesarti come “omofoba” non ti aiuta di certo. Insultare e offendere sarebbe dimostrare un livello basso tanto quanto quello del nostro soggetto in questione. Chiediamoci piuttosto come mai ancora certe persone abbiano il diritto di parola. Chiediamoci perché certe persone sono seguite. Ma riflettiamo anche da quale bocca è uscito tale insulto e tale affermazione. Se a dirla fosse stata una persona di livello, di spessore, socialmente attiva e culturalmente posizionata, allora ci sarebbe stato grave. Ma detta da chi? Stella Manente? che prima di questo scoop manco sapevamo chi fosse?
Ridimensioniamo e non diamole troppa importanza. Se c’è pubblico c’è spettacolo. È tutto.