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MIO FRATELLO RINCORRE I DINOSAURI – il potere della diversità

- 20/09/2019
MIO FRATELLO RINCORRE I DINOSAURI


MIO FRATELLO RINCORRE I DINOSAURI è una commedia agro dolce che guarda all’adolescenza e ai piccoli e grandi drammi che accompagnano questo passaggio verso una propria consapevolezza e il coraggio di amarsi per quello che si è.

Il piccolo Jack aspetta con eccitazione la nascita di un fratellino per non esser schiacciato dalla presenza di due sorelle autoritarie e complici. Arriva quindi Giò che fin dalla nascita pare essere davvero speciale e unico, ma è anche affetto dalla sindrome di Down.
Passano gli anni e quando Jack si troverà ad affrontare i suoi 14 anni, una nuova scuola, nuovi compagni, troverà via via sempre più ingombrante e segretamente imbarazzante la presenza del suo fratellino speciale.

Mio fratello rincorre i dinosauri è tratto dal romanzo di Giacomo Mazzariol
MIO FRATELLO RINCORRE I DINOSAURI è il film italiano più visto nella sua prima settimana di programmazione, a seguire MARTIN EDEN.

Tratto dall’omonimo romanzo autobiografico di Giacomo Mazzariol, l’esordiente regista (in un lungometraggio) Stefano Cipiani, sulla fresca e ammiccante sceneggiatura di Fabio Bonifacci, riporta buona parte dello spirito della pagina stampata.

MIO FRATELLO RINCORRE I DINOSAURI è un raro esempio di cinema italiano su come sia ancora possibile parlare ai giovanissimi senza troppa retorica, ma ponendosi sul loro stesso piano.
(Altro titolo, forse il solo, che consiglio vivamente di recuperare è “UN BACIO” di Ivan Cotroneo)
È infatti un racconto di formazione che, seppure limitato da un linguaggio spesso televisivo fatto di frasi e situazioni ad effetto, resta sincero e appassionato.

Mio fratello rincorre i dinosauri di Stefano Cipiani
Nella foto: ISABELLA RAGONESE, ALESSANDRO GASSMAN e FRANCESCO GHEGHI.

La scelta del cast è certamente un punto a favore di questo film.
Nel ruolo dei due genitori tanto apprensivi quanto “moderni” e capaci di intercettare i silenzi e le paure dei loro figli ci sono un ispirato Alessandro Gassman e una sempre amabile e vera Isabella Ragonese.

Scelta altrettanto azzeccata è quella del giovane protagonista (che è anche voce narrante) Francesco Gheghi che conferisce le giuste sfumature al suo Jack, ora tormentato e ora vivace come è l’adolescenza. E genuino e simpatico è anche Roberto Nocchi nel ruolo del suo migliore amico, Vitto.

Francesco Gheghi e Arianna Bacheroni sono due dei giovani protagonisti di
MIO FRATELLO RINCORRE I DINOSAURI

Tra i tanti giovani volti che trovano una loro dimensione, splendida la presenza scenica dell’oggetto del desiderio di Jack: la bella Arianna Bacheroni. Il suo personaggio è ben delineato e possiede una sua meravigliosa integrità e volontà. Se volessi essere un attimo critico è però lei che più di altri si perde spesso in una recitazione marcatamente “scolastica” e una dizione a tratti fastidiosa, ma confido nella sua crescita.

Attorno e dentro MIO FRATELLO RINCORRE I DINOSAURI c’è poi lui, il fratellino speciale, quel sorriso che accende le scene più naturalmente toccanti o furbamente divertenti. Lorenzo Sisto, alla sua prima prova attoriale, porta in scena se stesso, libero da un qualsiasi metodo recitativo, ha sorpreso tutti per la sua capacità di imparare battute e affrontare lo stress di un set cinematografico.

LORENZO SISTO interpreta il piccolo Giò in
MIO FRATELLO RINCORRE I DINOSAURI

In definitiva una bella sorpresa questo titolo destinato a tutte le famiglie che avrebbe forse potuto utilizzare maggiormente gli splendidi paesaggi naturali per sottolineare le irrequietezze e le spinte umorali dei protagonisti.

MIO FRATELLO RINCORRE I DINOSAURI guarda al cinema indipendente americano – sopratutto nella scelta di una piacevole colonna sonora – e in un certo senso richiama alla mente anche un titolo come WONDER, ma conserva una propria anima da commedia italiana ed è anche portatore di un messaggio tanto semplice quanto importante: come un abbraccio caloroso possa annullare le differenze e le difficoltà di quel cromosoma in più.

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Ossessionato dal trovare delle costanti nelle incostanze degli intenti di noi esseri umani, quando non mi trovo a contemplare le stelle, mi piace perdermi dentro a un film o a una canzone.

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