È uno splendido pomeriggio settembrino in una Milano inusualmente assolata. L’Incontro con l’autrice è all’ombra del Duomo.
Sandra Milo, puntualissima ed elegante, arriva per presentare il suo primo libro di poesie “Il Corpo e L’Anima” pubblicato da Morellini Editore.
Assieme alla Milo, il suo editore che apre la discussione ribadendo forte e chiaro: “Non abbiamo voluto fare alcun editing di questa raccolta di poesie, inoltre abbiamo ritenuto importante mostrare al lettore come la Milo ci ha fornito il materiale: scritto a penna, quasi a flusso di coscienza”.
Sandra Milo non ha quasi bisogno di presentazioni. È stata la musa e l’amante di Federico Fellini che la chiamava “Sandrocchia”.
Salvatrice Elena Greco, questo il suo vero nome, nacque a Tunisi l’11 Marzo del 1933.
E’ visibilmente emozionata per questa sua –prima volta-.
“Fortunatamente esistono ancora delle prime volte anche ad 86 anni” sorride entusiasta.
“Non pensavo assolutamente che le mie poesie meritassero di essere pubblicate… ed invece l’editore era molto entusiasta!”
Sandra continua osservando in alto con le sue puntuali osservazioni: “Non è vero che la Poesia è fuori moda… è da sempre un <nuovo modo> per raccontare la vita. Un modo: rapido ed intenso! Nella brevità del verso si condensano emozioni.”
La tematica principale delle sue raccolte? “L’Amore! L’Amore è la cosa più importante della vita. Fatevelo dire da una che ha sulle spalle 44 processi con gli ex mariti…” ridiamo.
“Ho la sensazione che in questo periodo storico la gente si sia chiusa su se stessa ed usi un linguaggio duro ed estremo. Dobbiamo ritrovare il linguaggio dell’Amore… Sentirsi dire “TI AMO” piace a tutti, oddio, magari non proprio a tutti, ma credo sia una cosa piacevole! Oggigiorno le persone hanno troppo pudore delle emozioni e dei sentimenti.
Io non ho pudore… dei sentimenti soprattutto!
Dobbiamo trovare qualcuno che ci apra il cuore: niente è grande come l’Amore!”
IL LIBRO
La poesia di Sandra Milo riesce a raccontare le cose del mondo attraverso lo sguardo convinto dell’amore. I suoi versi sono atti di fede nei confronti di tutto ciò che vive ed esiste, leggendoli ritroviamo l’abbraccio materno ideale, quello che ama senza riserva e accoglie per vocazione.
Sandra Milo recupera la parola genuina risvegliando il piacere di un sentire puro. Ci ricorda che la bellezza sta nella cosa fragile da trattare con cura e merita sempre una mano gentile. Il suo fare poesia è un parlare alla gente con il garbo e il rispetto di chi riconosce nell’altro tutta la meraviglia dell’umano.
IL DUBBIO
E venne il giorno
che vestita a festa
avvolta di luce
ti corsi incontro
per sussurrarti
ora e sempre
nel tramonto
nell’alba e nei giorni tutti…
ma tu c’eri?
SANDRA MILO
LA RECENSIONE
Chi lo avrebbe mai detto che la Milo scrivesse in modo Ecumenico, ovvero, riuscendo a raggiungere tutti?
In maniera semplice e con estrema eleganza cesella versi affrontando grandi temi attuali.
La spontaneità della scelta delle parole accompagna a romantiche riflessioni sull’amore, sulla morte e sul dramma dei migranti.
Bellissime sono le illustrazioni di Sara Rambaldi che accompagnano quasi tutte le poesie.
Particolare attenzione dovrebbe essere data alla poesia dedicata a Marina Ripa di Meana, amica di sempre della Milo, descritta come la donna combattiva e mai piegabile che tutti noi abbiamo conosciuto.
Importante è anche il taglio Erotico di poesie come “Le Tue Mani” o “Lei in Bicicletta” che sublimano le fantasie di passioni antiche e mai passate di moda.