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Legge contro l’Omotransfobia: l’analisi del DDL Maiorino (M5S)

- 23/10/2019


Domani 24 ottobre, presso la Commissione Giustizia della Camera dei Deputati, dovrebbe iniziare l’iter per portare finalmente all’approvazione di una Legge sull’Omofotransfobia. Lo si apprende dalla pagina facebook del relatore della Legge, Alessandro Zan (che abbiamo intervistato tempo fa)

Finalmente perché, ormai da tempo, il Consiglio di Europa ha chiesto ai vari Stati membri di legiferare sul punto al fine di arginare un fenomeno di violenza e discriminazione sempre maggiormente diffuso, nonostante l’aumento della popolazione che dichiara di appartenere alla comunità LGBTI.

Il testo di Zan è solo uno dei diversi testi presentati riguardo all’omotransfobia. Al Senato è stato depositato in data 26 marzo il DDL 1176, su iniziativa Parlamentare di Alessandra Maiorino (M5S), che contiene le modifiche agli articoli 604-bis e 604-ter del codice penale e l’istituzione della Giornata Nazionale contro l’Omotransfobia, nonché dei centri antiviolenza per le vittime di omofobia e transfobia, presentata lo scorso 26 settembre e ad oggi è la più quotata per l’approvazione finale.

La legge Maiorino si compone di soli 8 articoli e tutto il documento è racchiuso in dodici (12) pagine.

Legge contro l’Omotransfobia Maiorino: il testo

Già dalle prime battute si evidenzia quello che sarà il contenuto del decreto e la motivazione per cui la Legge sull’omofobia deve necessariamente essere approvata.

Il presente disegno di legge mira ad introdurre una specifica tutela giuridica delle vittime di omofobia e transfobia volta a colmare l’attuale vuoto normativo rispetto agli altri paesi dell’Unione Europea”.

Si rammenta, infatti, che sulla base dell’unica ricerca Istat svolta, nell’anno 2011, è emerso che “circa un milione di persone si è dichiarato omosessuale o bisessuale mentre altri due milioni circa hanno dichiarato di aver sperimentato nella propria vita l’innamoramento o l’attrazione fisica per persone dello stesso sesso”.

Ed ancora nel Gennaio 2018, sulla base di quanto emerso da una ricerca effettuata da Euromedia Reseach, il 12,8 per cento della popolazione italiana di dichiara appartenente alla comunità LGBT.

Dati alla mano si comprende perché la promulgazione sia un atto dovuto e veramente una dimostrazione di civiltà!

legge omofobia pd 5 stelle

Gli articoli della legge contro l’Omotransfobia

  • L’articolo 1 del disegno di legge prevede di inserire l’omofobia e la transfobia tra i moventi dei reati previsti dall’articolo 604 bis codice penale, denominato propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa.

Alla luce di questa integrazione, chi istigherà o commetterà atti di discriminazione fondati sull’omofobia e sulla transfobia sarà punito con la reclusione fino a un anno e sei mesi o con la multa fino a 6.000 euro.

Chi istiga a commettere o commetta violenza o atti di provocazione alla violenza fondati sull’omofobia o transfobia è punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni.

A ciò si aggiunga che viene suggerita l’integrazione della norma per punire ogni forma di organizzazione, associazione, movimenti o gruppi aventi tra i propri scopi la discriminazione o la violenza fondati sulla transfobia omofobia.

  • L’articolo 2 prevede che le persone imputate di queste reati possano richiedere la messa alla prova.

Su questa disposizione non sono d’accordo. Considerato che si parla di un reato basato sull’odio, non credo che sia giusto offrire una pena alternativa a persone che, di fatto, hanno dimostrato di avere barriere mentali molto elevate con il loro comportamento.

Sarebbe stato, a mio avviso, più opportuno prevedere l’istituzione di corsi e strutture di correzione, come ad esempio accade per gli uomini maltrattanti, per cercare di rieducare realmente il soggetto violento e discriminante, e non semplicemente creare una via di fuga.

  • L’articolo 3 prevede che le persone offese, ossia le vittime, possano accedere al Patrocinio a spese dello Stato (ne abbiamo parlato qui)
  • L’articolo 4, giustamente, prevede una modifica dell’articolo 90 quater del codice di procedura penale, ovvero si prevede che “la valutazione della condizione di particolare vulnerabilità della persona offesa sia determinata anche dall’aver subito reati motivati dall’omofobia o alla transfobia”.
  • L’articolo 5 istituisce la Giornata nazionale contro le discriminazioni determinate dall’orientamento Omesessuale, bisessuale o dall’identità di genere.

La data è ovviamente quella del 17 Maggio: in questa data la ricorrenza verrà celebrata a livello internazionale poiché nel 1990 l’Organizzazione mondiale della sanità ha eliminato l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali.

  • L’articolo 6 prevede l’istituzione dei centri antiviolenza per le vittime di omofobia e transfobia.
  • L’articolo 7 prevede che ogni almeno ogni tre anni l’Istat faccia delle rilevazioni statistiche relative alla discriminazione e alla violenza nei confronti delle persone omosessuali, bisessuali e trans.
  • L’articolo 8 analizza la copertura finanziaria del provvedimento.
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Legge contro l’Omotransfobia Maiorino: punti deboli

Analizzando la Legge, e ravvisando alcune criticità viene da pensare che sicuramente è necessario punire la violenza e la discriminazione ma sarebbe opportuno, anche nel rispetto dell’art. 3 della nostra Costituzione, intervenire a monte preoccupandosi di garantire un’educazione, anche scolastica, finalizzata all’accettazione delle differenze personali.

Occorrerebbe far capire sin dalla più tenera età che si può essere ciò che si vuole liberamente, che è giusto e rispettoso per se stessi amare una persona, anche se del nostro stesso sesso.

L’amore, nella sua indeterminatezza, è qualcosa di omnicomprensivo ed inclusivo, che ci accomuna tutti nella stessa maniera senza differenze.

Per questo il cambiamento, anche a piccoli passi, è indispensabile per rispettare l’art. 3 della nostra costituzione: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”

Immagine in evidenza: la Sen. Alessandra Maiorino e il Presidente Onorario di Arcigay Franco Grillini presentano il ddl contro l’Omotransfobia a Palazzo Giustiniani

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Non faccio l'Avvocato ma lo sono. Calabra di nascita e "fiorentina" per adozione.

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