Si è spento questa notte all’istituto Tumori di Milano lo storico e critico dell’arte Philippe Daverio. Avrebbe compiuto 71 anni il prossimo 17 ottobre.
Lo rende noto l’amica di famiglia, regista e direttrice del teatro Franco Parenti Andree Ruth Shammah all’ANSA.
Nato nel 1949 in Alsazia (Francia), nella sua lunga carriera dedicata anima e cuore al mondo dell’arte, che ha saputo raccontare per decenni al grande pubblcio con la sua verve appassionata e una straordinaria erudizione, Philippe Daverio è stato docente e saggista e ha ricoperto il ruolo di assessore alla Cultura del Comune di Milano dal 1993 al 1997, occupandosi della ricostruzione del Padiglione d’Arte Contemporanea distrutto a seguito dell’esplosione della bomba avvenuta in via Palestro il 27 luglio 1993.
Il primo incontro con il grande pubblico risale al 1999, quando viene ingaggiato da Raitre per la trasmissione Art’è, e successivamente, dal 2002 al 2012 con il suo più grande successo Passepartout.
Conta circa 50 pubblicazioni come saggista, con titoli scientifici e divulgativi, e ha collaborato come opinionista per numerosi settimanali come “Panorama,”, “Vogue” e “Gente”.
Nel 2013 ha ricevuto, dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il Cavalierato delle Arti e delle Lettere e la Medaglia d’Oro di benemerenza del Ministro per i Beni Culturali; sempre nel 2013 è stato insignito dal presidente della Repubblica francese della Lègion d’Honneur.
Per molti anni Philippe Daverio è stato impegnato con Elena Gregori. I due si erano conosciuti negli anni ’70, e nel 1972 hanno iniziato a convivere, sposandosi 11 anni più tardi, nel 1983. La coppia ha avuto un figlio, Sebastiano, oggi curatore artistico.