L’8 ottobre abbiamo avuto modo di scoprire chi si è aggiudicato il Premio Nobel della Letteratura 2020. Inaspettatamente ha vinto la poetessa americana Louise Glück. Sulle pagine italiane dei Social networks che si occupano di lettura, i più non conoscevano la poetessa. Ammetto: neanche io avevo avuto modo di leggere qualche suo verso. Ma come si fanno a leggere tutte le cose che vengono pubblicate nel mondo? Non basterebbe una vita. Comunque, per i veri appassionati di poesia, Glück, non è una perfetta sconosciuta. In alcuni blog si possono rintracciare le sue opere. Inoltre, grazie a Radio 3, abbiamo scoperto che l’unico che ha osato pubblicare in italiano una raccolta delle sue poesie è stato il Libraio indipendente di Piazza Dante a Napoli. Le opere di Glück sono dunque come la Vite di Giada, un fiore bellissimo che non tutti conoscono e non per questo è minore, per qualità o bellezza, ad altri fiori ben più noti.
Ad ogni modo era semplice che noi in Italia non la conoscessimo nonostante un Pulizer vinto nel ’14 ed una cattedra all’università di Yale. Sfortunatamente viviamo nella nazione europea che legge di meno, men che meno, sonetti e poemi: una nicchia, in una nicchia.
Ecco dunque, dopo alcune ricerche, siamo riusciti a lasciarci suggestionare dalla nuova Premio Nobel per la letteratura. Se invece cercate la semplice biografia,vi rimandiamo alla lettura di wikipedia. Qui abbiamo voluto raccogliere le cinque poesie che, a nostro modestissimo avviso, sono quelle che ci suggestionano maggiormente.
Buona lettura!
