Sebbene la notizia sia stata divulgata dopo la mezzanotte, nella nottata di ieri il Governo ha finalmente adottato il nuovo DPCM.
Forse il più temuto, posto che da più parti si rincorrevano notizie di chiusura delle Regioni, di coprifuoco e di autocertificazioni.
Al momento le notizie che si trovano in rete riguardano il contenuto della bozza e, pertanto, per poter dare un’informazione chiara e precisa occorrerà attendere la pubblicazione dello stesso nella Gazzetta Ufficiale.
Partiamo, tuttavia, da quelle poche notizie certe che si hanno.
Il DPCM parte da oggi e dovrebbe, ormai il condizionale è d’obbligo, terminare in data 03 Dicembre 2020.
Il braccio di ferro tra Governo e Regioni ha portato all’emanazione di alcune regole che valgono per tutto il territorio nazionale, si parla del coprifuoco e dell’obbligo di indossare la mascherina, mentre alle Regioni, sulla scia di quanto avviene in Campania, è riconosciuta la possibilità di ricorrere a misure ulteriormente restrittive.
Attenzione, quindi, a tenersi costantemente aggiornati sulle decisioni prese dai Presidenti delle Regioni al fine di non incorrere in violazioni.
Ad oggi ancora, nonostante le varie notizie diffuse, non sono state individuate le Regioni che entreranno nella zona rossa, arancione o verde.
Sul punto, inoltre, occorre chiarire che l’entrare in una zona non comporta la permanenza nella stessa.
Ancora non si conoscono i parametri e i criteri che verranno utilizzati ma di certo l’incremento o la diminuzione dei contagi saranno determinanti.
Al momento si mormora che nella zona rossa dovrebbero essere comprese Lombardia, Piemonte, Calabria, Alto Adige e Valle d’Aosta. In bilico la Campania. Si precisa, relativamente alla Calabria, che la stessa rientra in zona rossa non per il numero dei contagi ma per la carenza di posti letto.
Zona arancione Puglia, Sicilia, Liguria e probabilmente il Veneto.
Tutte le altre sono zone verdi.
Le previsioni nelle zone verdi
Confermato il coprifuoco dalle 22 alle 5. Dalle 22 è vietato uscire di casa, salvo motivi di salute o lavoro.
Tali motivi, al fine di evitare i soliti furbetti, devono essere comprovati.
Alle scuole superiori, è stata disposta la didattica a distanza al 100%. Nel trasporto pubblico, è prevista una capienza dimezzata, si parla del 50 %.
I centri commerciali sono chiusi nel weekend e nei giorni festivi, si fermano anche i musei, le mostre, le sale bingo, bloccate le crociere.
Vengono sospesi i concorsi pubblici, anche quello per la scuola, con l’eccezione per i concorsi che riguardano il personale sanitario.
Zone arancioni: tutte le restrizioni
Mentre nelle zone verdi non sono previste chiusure delle attività al di fuori che nel week end e nelle giornate festive, e le predette chiusure riguarderebbero solo i centri commerciali, nelle zone arancioni bar, ristoranti, gelaterie e pasticcerie resteranno chiusi sempre e non più solo dopo le 18.
Sono salvi parrucchieri e centri estetici.
Dovrebbe essere vietato ogni spostamento in un Comune diverso da quello di residenza o domicilio, salvo comprovate ragioni di lavoro, studio, salute.
Anche in questa zona vigerà il coprifuoco dalle 22 alle 5.
Zone rosse: le limitazioni previste
Le regole in queste zone sono severissime.
È vietato ogni spostamento, sia in entrata che in uscita, ed è vietato anche ogni spostamento all’interno del territorio che dovrebbe essere autorizzato solo in caso di comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute.
La didattica a distanza scatterà non solo per le superiori, come accade per tutte le zone verdi ed arancioni, ma anche per le scuole medie.
Resteranno chiusi bar, pasticcerie, ristoranti, e tutti gli esercizi commerciali che non vendono” beni essenziali”.
Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio e – fino alle 22 – la ristorazione con asporto, con divieto di consumare sul posto o nelle vicinanze. Restano aperti i negozi di alimenti e bevande nelle aree di servizio e rifornimento carburante lungo le autostrade, negli ospedali e negli aeroporti.
L’autocertificazione: solo le Regioni rosse potranno prevedere l’utilizzo dell’autocertificazione.
La stessa, tuttavia, dovrebbe avere un format del tutto diverso rispetto a quelle utilizzate sino a Marzo 2020.
N.B. l’autocertificazione andrà compilata ed esibita quando si dovrà uscire dopo le 22, ossia quando scatterà il coprifuoco nazionale.
Smart working previsto “al massimo”. Nella Pubblica amministrazione e nel settore privato dovrà essere incentivato il lavoro da casa e l’ingresso differenziati del personale.
Mascherina obbligatoria durante le lezioni alle elementari e medie: i bambini, alle elementare e alle medie, dovranno indossare sempre la mascherina come dispositivo di protezione.
Nei circoli sportivi vietato l’uso degli spogliatoi: i circoli sportivi nei territori nazionali non soggetti a ulteriori restrizioni (come nelle zone rosse) non verranno chiusi ma non si potranno usare gli spogliatoi.
Nelle zone rosse, inoltre, la bozza del Dpcm prevede la sospensione delle attività sportive, comprese quelle presso centri e circoli sportivi, anche se svolte all’aperto. È solo consentito “svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione, purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di mascherine“. Si potrà inoltre svolgere “attività sportiva esclusivamente all’aperto ed in forma individuale“.