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LA VITA DAVANTI A SÉ _ Le opportunità e le scelte del cuore (recensione)

- 17/11/2020
La vita davanti a sé (film netiflx 2020)


Sbarca su Netflix (disponibile dal 13 Novembre) LA VITA DAVANTI A SÉ per la regia di Edoardo Ponti. Una trasposizione semplice, ma diretta ed efficace, impreziosita da un buon cast su cui primeggia la grande Sophia Loren.

Bari vecchia. Momò è un ragazzino di 12 anni, immigrato dal Senegal con la mamma. Dopo la morte della donna viene affidato al dottor Cohen che non sa però come aiutarlo. Un giorno al mercato Momò deruba una signora anziana, Madame Rosà. Il dottor Cohen obbligherà il ragazzo a ridare quanto ha rubato alla donna e approfitta per chiedere a Rosà (sua amica da anni) di accogliere il ragazzino in casa sua. Madame Rosà, in passato prostituta, ora si prende cura dei figli delle altre prostitute. Ma la convivenza tra queste due anime travagliate (quella di Rosà) e disilluse (quella di Momò) non sarà facile…

Già nel 1977 dall’omonimo romanzo di Emile Ajar venne trasposto uno splendido film di Moshé Mizrahi che si aggiudicò l’oscar come Miglior Film Straniero.

LA VITA DAVANTI A SÉ di Edoardo Ponti sposta l’azione nella nostra contemporaneità e nella nostra Italia pur rispettandone gli snodi cruciali del racconto. La sua regia è essenziale, mai prevaricante, ma generosa nei confronti dei fatti narrati e dei suoi personaggi indimenticabili. Non sappiamo se questo è dato da una certa mancanza di una propria identità e cifra stilistica o se questa umiltà sia voluta e perseguita, certo è che forse manca proprio di quel quid in più.

Il film è però potente nel suo messaggio di integrazione e di condivisione e la scelta di girarlo nella Bari vecchia, crocevia di etnie e di culture diverse, specchio di tante altre città italiane, è certamente vincente.

LA VITA DAVANTI A SÉ è prima di tutto una storia di riscatto che guarda e si ispira a un’altra opera letteraria immortale come I MISERABILI di Hugo, citato implicitamente nella scena del mercato e del furto dei due candelabri e più dichiaratamente in un momento di confidenza tra il piccolo Momò e il negoziante arabo Hamil (un bravo Babak Karimi) che mostra il romanzo al ragazzo.

Sophia Loren è la coraggiosa Madame Rosà in LA VITA DAVANTI A SÉ

Il film evidenzia ora in maniera velatamente critica e ora in maniera positiva come la vita spesso ci presenti opportunità che siamo liberi di prendere o meno, ma sopratutto che questa dipenda dagli incontri più o meno fortunati che possiamo fare.

Il piccolo Momò, nella sua ingenuità travestita da una forzata maturità, deve necessariamente sopravvivere a un mondo che può essere feroce, dove vige la legge del più forte, e sarà avvicinato da uomini pronti ad arricchirsi sui vizi e le dipendenze degli altri; ma avrà la fortuna di incontrare Madame Rosà che sarà per lui motivo di rinascita e di guardare al proprio futuro con maggiore consapevolezza e speranza.

Se Sophia Loren ha deciso di tornare a recitare dopo più di 10 anni dalla sua ultima apparizione nel musical di Rob Marshall NINE, lo ha fatto certamente perché fiduciosa del lavoro che avrebbe fatto suo figlio Edoardo e perché convinta che questo ruolo meritasse di essere vestito e regalato al grande pubblico. Ma è stata coraggiosa nel sapersi mettere in gioco a 86 anni e prestare il suo volto e la sua classe per un’operazione rivolta a un pubblico che non è quello del cinema per cui ha lavorato una vita intera, ma quello delle moderne piattaforme digitali (in questo caso NETFLIX). La sua interpretazione è arricchita dall’esperienza e da un vissuto che le permettono di infondere le giuste sfumature alla sua Madama Rosà, tra gli acciacchi del tempo e le ferite di un cuore ormai stanco (la donna è un’ebrea sopravvissuta agli orrori del Nazismo).

Ma LA VITA DAVANTI A SÉ non avrebbe funzionato se non ci fosse stato lui, il piccolo e carismatico Ibrahima Gueye (qui alla sua prima prova di attore), che nella sua acerbità e onestà riesce a dare voce e corpo e cuore al personaggio di Momò. Sempre credibile sia nei momenti di ilarità e fanciullezza sia in quelli più intimi e toccanti (le sue lacrime vi spezzeranno il cuore!).

Attorno a loro un cast di grandi interpreti al servizio della storia, tra cui sono da menzionare sicuramente Renato Carpentieri nel ruolo del dottor Cohen; Massimiliano Rossi (già visto nella serie di GOMORRA e nel film IL PRIMO RE); fino alla piacevole sorpresa della bella e bravissima trans Abril Zamora (che i più avranno già conosciuto nella serie VIS A VIS) che dona quel colore Almodovariano all’intera opera.

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Ossessionato dal trovare delle costanti nelle incostanze degli intenti di noi esseri umani, quando non mi trovo a contemplare le stelle, mi piace perdermi dentro a un film o a una canzone.

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