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Amando EMILY BLUNT _ 3 Film che non sapevi di voler vedere

- 23/02/2021
EMILY BLUNT


Emily Olivia Leah Blunt nasceva a Londra il 23 Febbraio 1983.
In occasione del suo compleanno andremo a scoprire alcuni dei suoi ruoli più belli.

Ci sono ruoli che restano impressi nell’immaginario collettivo e che alcuni attori hanno difficoltà a levarsi di dosso.
È un po’ quanto accaduto a Emily Blunt, attrice brava e versatile, che non ha alcuna difficoltà a spaziare tra diversi generi cinematografici, eppure…

Per molti lei è stata e sarà sempre l’assistente maltrattata di Miranda Prisley ne IL DIAVOLO VESTE PRADA (2006). Il ruolo di Emily Charton le ha portato tanta fortuna (dopo di esso sono fioccate molte richieste e l’attrice ha preso parte a diverse produzioni molto importanti) e spesso sul set ha rubato la scena alla protagonista Anne Hathaway.

Emily Blunt nel corso degli anni successivi si è cimentata col genere horror in pellicole di successo come WOLFMAN (2010) di Joe Johnston e lo splendido A QUIET PLACE (2018) di John Krasinski, spaziando nel genere sci-fi in pellicole come I GUARDIANI DEL DESTINO (2011), LOOPER (2012) o EDGE OF TOMORROW (2014).

Altro grande traguardo è stato certamente quello di vestire i panni dell’iconico personaggio di Mary Poppins nel film di Rob Marshall IL RITORNO DI MARY POPPINS (2018).

In questo speciale di #3FilmCheNonSapeviDivolerVedere scopriremo quelli che io considero personalmente tre dei suoi ruoli più belli.

Nella foto da sinistra: Natalie Press e Emily Blunt nel film MY SUMMER OF LOVE (2004)

Iniziamo dalle origini e da quello che possiamo considerare anche il primo ruolo di Emily Blunt.
In MY SUMMER OF LOVE (2004) il regista Pawel Pawlikowski guarda alle incertezze e alle trappole illusorie della giovinezza. In un’estate calda e soleggiata si incontrano i destini di due ragazzine, Mona (Natalie Press) e la benestante Tamsin (Emily Blunt). Spinte da diverse e profonde (o superficiali) motivazioni le due ragazze troveranno una complicità che via via diventerà sempre più complice, ma il loro sentimento avrà la fugacità della bella stagione. I sentimenti acerbi dell’una e la confusione dell’altra si snodano tra silenzi e dispetti e giochi nell’acqua che non sempre il regista (qui anche sceneggiatore) riesce a rendere credibili o tridimensionali, eppure il film riesce a trovare una propria anima grazie alla presenza delle sue giovani interpreti. Emily Blunt qui alla sua prima vera prova di attrice in un ruolo ricco di sfumature, trova la giusta dimensione del suo personaggio sospeso tra malizia e annoiata innocenza.

Emily Blunt in una scena tratta da IL CLUB DI JANE AUSTEN (2007)

Nel 2007 Emily Blunt prende parte a un film corale che mette sul piatto diverse attrici (tutte bravissime), unite dallo spirito delle pagine dei romanzi immortali di Jane Austen.
Mi riferisco alla commedia romantica IL CLUB DI JANE AUSTEN (2007) per la regia di Robin Swicord, basato sull’omonimo romanzo di Karen Joy Fowler.
La trama: 5 donne decidono di fondare un club letterario in cui discutere e confrontarsi sulle opere della scrittrice Jane Austen. I libri della Austen sono sei ed è per questo che al gruppo si aggiungerà il bel Grigg, appassionato però di fantascienza. Le avventure delle eroine della Austen si rifletteranno sulle vicende sentimentali dei componenti del club.
Un film piacevole e divertente con un cast ben assortito tra cui spiccano per intensità le interpretazioni di Maria Bello e Amy Brenneman e la simpatica presenza del sensibile Hugh Dancy. Qui Emily Blunt interpreta Prudie, timida e impacciata insegnante di francese sposata a un marito che non la capisce e che perderà la testa per un suo allievo.

Emily Blunt è Rachel Watson nel thriller LA RAGAZZA DEL TRENO (2016)

E chiudiamo questa piccola rassegna con uno dei titoli più celebri della filmografia della Blunt.
LA RAGAZZA DEL TRENO (2016) di Tate Taylor è un thriller ispirato all’omonimo romanzo di Paula Hawkins.
La Blunt interpreta Rachel Watson, donna alcolizzata che ha divorziato dal marito e che è ossessionata dall’osservare l’apparente vita perfetta dei vicini del suo ex marito, . Rachel passa le giornate su di un treno da cui spia la vita di questa coppia credendo questi siano la rappresentazione dl vero amore, finché non vede la donna in compagnia di un altro uomo. Pochi giorni dopo la donna scompare. Che sia stata uccisa? Ma da chi? Dal marito della donna? Dal suo amante? La memoria di Rachel, spesso reduce da sbronze non aiuta. E se fosse stata lei stessa ad aver fatto qualcosa di irreparabile?
Un thriller e un giallo dai risvolti torbidi. La regia si crogiola forse fin troppo sull’avvenenza dei suoi interpreti: lo statuario Luke Evans, la seducente, ma monocorde, Haley Bennett; ma anche il bello e ambiguo Justin Theroux e l’affascinante Edgar Ramiréz.
Emily Blunt, dal canto suo, si impegna a conferire “bruttezza” al suo personaggio, ma è forse troppo bella per il ruolo. Sicuro una buona prova recitativa, capace di empatizzare fin da subito col pubblico nonostante il personaggio di Rachel non sia propriamente positivo e a tratti patetico e irritante.

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Ossessionato dal trovare delle costanti nelle incostanze degli intenti di noi esseri umani, quando non mi trovo a contemplare le stelle, mi piace perdermi dentro a un film o a una canzone.

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