Ciao a tutti e ben tornati sulla rubrica Geek di BL Magazine! San Valentino è passato da due settimane, ma oggi, giusto per restare in tema, vi propongo una piccola e semplice lettura, anche molto divertente.
Se siete cresciuti a pane e maghette negli anni 90 con Sailor Moon, ma ancora prima negli anni 80 con le indimenticabili maghette dello Studio Pierrot, come L’incantevole Creamy, Magica Emi, Fairy Persia (Evelyn e la magia di un sogno d’amore), Pastel Yumi (Sandy dai mille colori), allora siete proprio nell’articolo giusto.
Ben saprete le accuse mosse negli anni 90 dalla psicologa Vera Slepoji a Sailor Moon, di “omosessualizzazione” del giovane pubblico maschile della serie e la conseguente censura della trasformazione delle Sailor Star Light da uomini a donne: ebbene, oggi in barba a tutte queste baggianate abbiamo un prodotto che si prende beffa di tutto il canone in voga nei decenni scorsi delle Majokko (termine che indica ragazze dotate di poteri magici) e di quello che è un po’ lo stigma al giorno d’oggi sulla transizione dei sessi e sull’identità di genere.
Una paladina della legge… tutto muscoli
Direttamente da Planet Manga e dalla penna di Mokon Icchoukusen, arriva un volume autoconclusivo chiamato per l’appunto Magical Girl Boy.
Pubblicato non molto tempo fa, questo volumetto ha avuto una trasposizione animata di successo sulla piattaforma Crunchy Roll: vediamo più o meno di cosa parla la parte iniziale la storia…
Vi siete mai chiesti cosa accadrebbe se durante la trasformazione qualcosa andasse storto? Un po’ come per la fan made de L’ingannevole Creamy… bene perchè Saki, la protagonista, ce lo farà vivere nelle sue avventure.
La 15 enne Saki è una aspirante idol (cantante) che, assieme alla sua migliore amica, ha formato un duetto dal dubbio successo per poter arrivare al fratello di lei (di cui è follemente innamorata), affermato idol giapponese.
Nei suoi sogni, Saki immagina di lottare in un bellissimo abito, tipico delle maghette, e con il suo scettro magico, cercando di sconfiggere i demoni e poter coronare il suo sogno d’amore. Non sa, però, che a desiderare troppo, a volte, il fato gioca tiri mancini. Un giorno, di ritorno a casa viene seguita da un tipaccio della yakuza locale, che la seguirà fino a casa rivelandosi essere un vecchio amico della madre e apprendendo un segreto inimmaginabile: sua mamma un tempo era una maghetta e proteggeva la gente del posto, e ora quel ruolo vacante volente o nolente, tocca ricoprirlo a Sakiin quanto discendente magica.
Nemmeno tempo di realizzare e metabolizzare questa nuova identità che la sua fiamma viene circondata e rapita da pucciosissimi demoni (orsacchiotti di pezza), e la loro pericolosità sarebbe alquanto improbabile salvo poi mostrare un fisico iper palestrato e mastodontico… Saki non può permettere che il suo Mohiro venga rapito, così esprime con tutto il suo cuore il desiderio di salvarlo. Ed ecco così che la graziosa ragazzina diviene un… super macho muscolosissimo in abiti da maghetta!
Con la yakuza che le fornisce le armi, accidentalmente Saki riesce a sconfiggere facilmente i nemici con 2 forcine per capelli esplosive,ma quando decide che una vera maghetta deve essere dotata di scettro magico per sconfiggere il male le verrà dato uno scettro senza poteri, per cui l’unico modo per sconfiggere i suoi nemici sarà solo percuoterli pesantemente!
Inizialmente Saki si trova a disagio in questo nuovo corpo, ma vendendo negli altri uno sguardo di ammirazione anche da parte del suo amato (che non conosce per ora la sua vera identità) resterà entusiasta.
Questa è solo la parte iniziale nel manga, che come già detto gioca ruoli di disambiguità nella trasformazione tra i sessi un po’ come accadeva nel celebre Ranma 1/2. Chi ha detto che una maghetta debba essere una fanciulla estremamente femminile e delicata nei modi?
Bene, se avete letto il volume o avete visto l’anime fatemi sapere qui sotto nei commenti. Ci si legge alla prossima, ciao!
Ps: il nome scelto da Saki per la sua versione maschile è Ore …