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QUELLA NOTTE A MIAMI… Le responsabilità della proprie azioni (recensione)

- 02/04/2021
ONE NIGHT IN MIAMI ... (2020)


QUELLA NOTTE A MIAMI… (2020) è il promettente esordio alla regia di Regina King. Un’opera dinamica e ben costruita che assembla un cast (quasi) perfetto e offre non pochi spunti di riflessione e di dibattito.

La notte del 25 Febbraio 1964 Cassius Clay diviene campione del mondo dei pesi massimi. Quella stessa notte egli decide di festeggiare con i suoi amici più fidati: il militante Malcom X, il cantante Sam Cooke e il giocatore di baseball e futuro attore Jim Brown.

Ispirato all’omonima pièce teatrale del 2013 scritta da Kemp PowersOne Night In Miami...”, vede per la prima volta dietro la macchina da presa una promettente Regina King che si è fatta strada nel mondo televisivo a partire dagli anni ’80 e nel 2019 si è aggiudicata il premio Oscar come Miglio attrice Non Protagonista nel film SE LA STRADA POTESSE PARLARE di Barry Jenkins.

Nella foto da sinistra: Aldis Hodge, Leslie Odom Jr., Eli Goree e Kinsley Ben-Adir nel film QUELLA NOTTE A MIAMI… di Regina King.
Il film ha ottenuto 3 nomination agli Oscar 2021

QUELLA NOTTE A MIAMI… parte da un fatto storicamente riconosciuto per viaggiare di fantasia e guardare all’incontro (mai realmente) avvenuto di quattro celebrità della comunità afroamericana degli anni ’60 che hanno contribuito con le loro azioni e le loro arti a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema scottante del razzismo presente nella società americana del tempo.

Sebbene il film guardi a un’epoca passata egli diventa il manifesto perfetto di un disagio sociale e quindi di una riflessione che ancora oggi necessita di essere fatta. Siamo dopotutto in piena epoca Black Lives Matter ed è importate ricordare quelli che sono stati e che sono tutt’oggi esempi per la comunità afroamericana e della lotta al razzismo.

Merito della regia della King è dell’ottima penna dello sceneggiatore Kemp Powers (c’è sempre lui anche dietro al successo dell’ultima fatica Pixar SOUL, nomination all’Oscar per il Miglior Film di Animazione 2021) che offrono dinamicità al racconto grazie a un montaggio vivace, ma ben calibrato dove ogni personaggio ha il proprio spazio e la propria identità ben chiara e definita.

L’attore Leslie Odom Jr. ha ottenuto ben 2 nomination agli Oscar 2021: quello per il Miglior Attore Non Protagonista e quella per la Miglior canzone “Speak Now” da lui interpretata.

Ed è proprio la ricerca dell’identità un altro tema portante di QUELLA NOTTE A MIAMI… che vede protagonisti 4 amici e di una notte che li porterà a confrontarsi su svariati temi tra cui la valenza dell’arte (che essa sia musica o sportiva o cinematografica) e sul ruolo che essa possa avere come strumento didattico o divenire simbolo e bandiera di un’idea, di un grido di vendetta o di orgoglio nel silenzio e nell’indifferenza generali.

In particolar modo si farà acceso il dibattito tra Malcom X e il cantante Sam Cooke che benché lottino pe ri medesimi risultati, hanno un modo di guardare alla problematica razziale su piani totalmente differenti. Se Malcom X vede i bianchi quasi fossero dei demoni da combattere, Sam li vede come opportunità da sfruttare per il bene della comunità nera.

Forse rispetto alla realtà Kingsley Ben-Adir delinea un Malcom X fin troppo misurato e tormentato interiormente, mentre il Sam Cooke di Leslie Odom Jr. si pavoneggia troppo del proprio talento, ma sono forse scelte registiche anche per delineare al meglio le dinamiche del gruppo.

Non mancano momenti di ironia in QUELLA NOTTE A MIAMI… che alleggeriscono i toni accesi di un dibattito che ancora oggi è capace di incendiare i palazzi e le piazze e gli animi di uomini che vedono i propri diritti costantemente minacciati, sminuiti o al peggio ignorati.

Il film si chiude con le toccanti parole di uno splendido brano di Sam Cooke “A Change Is Gonna Come” che incornicia el direzioni delle vite dei 4 amici dopo quella fantomatica notte. Di lì a breve Casius Clay (interpretato da un vivace e testosteronico Eli Goree) si sarebbe convertito all’Islam e avrebbe cambiato nome, quello con cui tutti noi lo ricordiamo: Muhammad Ali. Jim Brown (Aldis Hodge) avrebbe lasciato definitivamente la carriera sportiva per dedicarsi alla sua passione: il cinema. E come sappiamo la Storia non fu clemente con Malcom X e neppure con Sam Cooke, entrambi uccisi a pochi mesi di distanza l’uno dall’altro.

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Ossessionato dal trovare delle costanti nelle incostanze degli intenti di noi esseri umani, quando non mi trovo a contemplare le stelle, mi piace perdermi dentro a un film o a una canzone.

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