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Fedez al Primo Maggio: cosa ha fatto tremare realmente i vertici RAI ?


Ieri al concertone del primo maggio, avvenuto per la prima volta nella storia, nella cavea dell’Auditorium parco della Musica di Roma, il rapper milanese, Federico Lucia, ha letto un discorso che ha fatto tremare i vertici Rai. Già dal pomeriggio i canali social della Lega, in maniera preventiva, avevano “denunciato” la possibilità di “discorsi di sinistra”.

Quando Fedez dopo la sua esibizione ha iniziato a leggere il suo testo, tutto è sembrato, meno che un discorso di sinistra: semmai il testo di una bella puntata di REPORT.

Un grande preambolo ha informato il pubblico da casa sulle avvenute richieste di cambiamento del testo letto dal rapper.

“E’ la prima volta che mi succede di dover inviare il testo di un mio intervento perché venga sottoposto ad approvazione politica, approvazione purtroppo che non c’è stata in prima battuta o meglio, dai vertici di Rai 3 mi hanno chiesto di omettere dei partiti e dei nomi e di edulcorare il contenuto. Ho dovuto lottare un pochino, ma alla fine mi hanno dato il permesso di esprimermi liberamente.”

Le tematiche affrontate da Fedez hanno toccato il mondo dello spettacolo orfano di ammortizzatori sociali ed interesse governativo:

Buon primo maggio e buona festa a tutti i lavoratori, anche a chi un lavoro ce l’ha ma non ha potuto esercitarlo per oltre un anno. Per i lavoratori degli spettacolo questa non è più una festa. Caro Mario, capisco che il calcio è il vero fondamento di questo paese. Non dimentichiamo che il numero dei lavoratori del calcio e dello spettacolo si equivalgono. Non dico qualche soldo, ma almeno qualche parola, un progetto di riforma in difesa di un settore decimato dall’emergenza e che è regolato da normative stabilite negli anni ’40. Caro Mario, come si è esposto riguardo alla Superlega con grande tempestività, sarebbe altrettanto gradito il suo intervento nel mondo dello spettacolo.”

Poi comincia con il suo “pezzo forte” inquadrando a situazione in commissione giustizia riguardo al DDL ZAN:

“A proposito di Superlega due parole sull’uomo del momento, il sonnecchiante Ostellari. Ecco Ostellari ha deciso che il disegno di legge di iniziativa parlamentare, quindi massima espressione del popolo, è già stato approvato dalla Camera come DDL Zan Può tranquillamente essere bloccato dalla voglia di protagonismo di un singolo, cioè se stesso, ma d’altronde Ostellari si è distinto negli anni per la sua Grande lotta all’uguaglianza. Vorrei decantarvi un paio di loro aforismi se posso…

Arriva poi, quella che sembrerebbe la bomba, ma bomba non è visto che le affermazioni di alcuni esponenti in quota lega erano risapute, comprovate e rintracciabili su internet da chiunque:

Se avessi un figlio gay lo brucerei nel forno’
Giovanni De Paoli, consigliere regionale Lega Liguria.

‘I gay che inizino a comportarsi come tutte le persone normali’
Alessandro Rinaldi, consigliere per la Lega Reggio Emilia

‘Gay vittime di aberrazioni della natura’
Luca Lepore e Massimiliano Bastioni, consiglieri regionali leghisti (Questa l’hanno scritta insieme pensate da soli cosa potevano partorire)

‘I gay sono una sciagura per la conservazione della specie’
Alberto Zenger, consigliere della Lega Nord a Verona

‘Il matrimonio gay porta all’estinzione della razza’
Stella Candidata leghista

L’ultima è anche quella che un un tocco di fantasy dentro…
‘fanno l’iniezione ai bambini per farti diventare gay’
Candidata della lega Giuliana Livigno

Fedez rincara la dose sul senatore Ostellari, presidente della commissione giustizia, che nelle scorse settimane ha approvato presunti provvedimenti urgenti, ma anche di questo, la stessa Rai 3, ne aveva parlato nei TG e nei programmi di approfondimento come Cartabianca o Mezz’ora in più.

Qualcuno come Ostellari ha detto che ‘ci sono altre priorità in questo momento di pandemia piuttosto che il DDL Zan…E allora guardiamo le queste priorità…Il Senato non ho avuto tempo per il DDL Zan perché doveva discutere l’etichettatura del vino, la riorganizzazione del CONI, l’indennità di bilinguismo ai poliziotti di Bolzano e, per non farsi mancare nulla, il reintegro del vitalizio Formigoni. Quindi secondo Ostellari probabilmente il vitalizio di Formigoni è più importante della tutela dei diritti di tutti e di persone che vengono quotidianamente discriminate fino alla violenza.”

La parte del discorso pericolosa che non è andata assolutamente giù a viale Mazzini, dunque non è stata la parte riguardante DDL ZAn e mondo dello spettacolo. Federico Lucia ha informato l’italia intera di un ennesimo caso Vaticano. Un affondo nei confronti degli esponenti cattolici ultraconservatori.

“A proposito di diritto alla vita, il presidente dell’associazione Pro Vita, l’ultracattolico e antiabortista Jacopo Coghe, è stata la prima voce a sollevarsi contro il Ddl Zan ma non si è accorto che il Vaticano ha investito più di 20 milioni in un’azienda farmaceutica che produce la pillola del giorno dopo. Cari antiabortisti, non vi siete accorti che il nemico ce l’avevate in casa.”

Ecco dunque cosa ha veramente fatto tremare i vertici di viale Mazzini: rendere pubblico un finanziamento della Santa Sede ad una casa farmaceutica, per di più, produttrice di pillole del giorno dopo.

Fedez ha aperto un enorme vaso di pandora che va al di là delle teste calde in quota Lega, e, raggiunge un ennesimo scandalo sull’enclave Vaticana.

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Di origine Abruzzese, ma ramingo come un nomade. Di molteplici interessi ogni sabato su Bl Magazine con la rubrica BL LIBRI.

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