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FESTIVAL DI VENEZIA 2021 _ Tutti i vincitori, tra le lacrime di Sorrentino, la conferma di Jane Campion e la vittoria del film francese “L’evenement” sull’aborto.

- 14/09/2021
festival del cinema di venezia 2021


Si è concluso pochi giorni fa il viaggio dentro e attorno al Festival di Venezia 2021, tra le sue passerelle e la presentazione di un cinema che miscela sapientemente intrattenimento, ma sopratutto riflessione e denuncia.

Non si può dire che questo Festival di Venezia 2021 non ci abbia riservato non poche sorprese.

Penélope Cruz vince la Coppa Volpi alla 78° edizione del Festival del Cinema di Venezia per il suo ruolo nel film MADRES PARALELAS di Almodovar.

IL FESTIVAL DI VENEZIA VESTE DONNA
Sono state tante le vittorie tutte al femminile di quest’anno.
Jane Campion è stata premiata per la sua prova registica nella sua ultima opera THE POWER OF THE DOG, una sorta di antiwestern che precipita però dalle parti del thriller psicologico.
Vittoria per Maggie Gyllenhaal (attrice e sorella del più celebre Jake Gyllenhaal) per la sua sceneggiatura del film (che la vede anche nelle vesti di regista) THE LOST DAUGHTER.

Ma i riflettori erano tutti puntati sulla meritata vittoria di Penélope Cruz, intensa protagonista dell’ultima fatica di Pedro Almodovar, MADRES PARALELAS.

Altrettanto sorprendente è stata la vittoria del film francese L’ÉVÉNEMENT diretto dalla sceneggiatrice Audrey Diwan.
Tratto dal romanzo autobiografico di Anne Ernaux il film segue le vicissitudini della giovane studentessa universitaria Anne, single nella Francia del 1963, che, scoperto di essere incinta, è decisa ad abortire a tutti i costi affrontando la disapprovazione e la condanna della società.

Audrey Diwan si aggiudica il Leone d’Oro per il Miglior Film: L’ÉVÉNEMENT

Sarà stata la presenza in giuria del regista Bong Joon-ho e della neo premio oscar alla regia Chloe Zhao e del regista Alexander Nanau e del nostro regista connazionale Saverio Costanzo a decretare questa predominanza del genio femminile?

Certo è stato un dispiacere vedere non poche presenze importanti italiane, snobbate dalla critica presente.
Paolo Sorrentino si aggiudica il Gran Premio della Giuria per la sua toccante opera È STATA LA MANO DI DIO.
Al momento della premiazione il regista italiano era visibilmente commosso nel ricordare coloro che lo hanno accompagnato in questa avventura che scava nel proprio vissuto, in particolar modo il produttore e amico Nicola Giuliano.
Altra vittoria è stata quella del giovane Filippo Scotti (alterego nel film del giovane Sorrentino) che si è portato a casa il Premio Mastroianni.
Il film è disponibile sulla piattaforma di Netflix dal 2 Settembre.

TUTTI I VINCITORI E I PREMI ASSEGNATI ALLA 78° EDIZIONE DEL FESTIVAL DI VENEZIA

Leone d’Oro per il miglior film: L’ÉVÉNEMENT di Audrey Diwan.

Coppa Volpi per la migliore attrice: Penélope Cruz in MADRES PARALELAS di Pedro Almodóvar.

Coppa Volpi per il miglior attore: John Arcilla in ON THE JOB: THE MISSING 8 di Erik Matti.

Leone d’Argento – Gran Premio della Giuria: È STATA LA MANO DI DIO di Paolo Sorrentino.

Leone d’Argento – Premio per la migliore regia: Jane Campion per THE POWER OF THE DOG.

Premio Marcello Mastroianni a un giovane attore emergente: Filippo Scotti in È STATA LA MANO DI DIO di Paolo Sorrentino.

Filippo Scotti in una scena tratta da È STATA LA MANO DI DIO di Paolo Sorrentino

Premio per la migliore sceneggiatura: Maggie Gyllenhaal per THE LOST DAUGHTER di Maggie Gyllenhaal.

Premio Speciale della Giuria: IL BUCO di Michelangelo Frammartino.

Premio degli spettatori Armani beauty: THE BLIND MAN WHO DID NOT WANT TO SEE TITANIC di Teemu Nikki.

Migliore storia VR: END OF NIGHT di David Adler.

Migliore esperienza VR: LE BAL DE PARIS DE BLANCA LI di Blanca Li.

Gran Premio della Giuria per la migliore opera VR: GOLIATH: PLAYING WITH REALITY di Barry Gene Murphy, May Abdalla.

Leone del Futuro – Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”: IMACULAT di Monica Stan, George Chiper-Lillemark.

Premio Orizzonti per il miglior cortometraggio: LOS HUESOS di Cristóbal León, Joaquín Cociña.

Premio Orizzonti per la migliore sceneggiatura: Peter Kerekes, Ivan Ostrochovský per 107 MOTHERS di Peter Kerekes.

Premio Orizzonti per il miglior attore: Piseth Chhun in WHITE BUILDING di Kavich Neang.

Premio Orizzonti per la migliore attrice: Laure Calamy in À PLEIN TEMPS di Éric Gravel.

Premio Speciale della Giuria Orizzonti: EL GRAN MOVIMIENTO di Kiro Russo.

Premio Orizzonti per la migliore regia: Éric Gravel per À PLEIN TEMPS.

Premio Orizzonti per il miglior film: PILGRIMS di Laurynas Bareiša.

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Ossessionato dal trovare delle costanti nelle incostanze degli intenti di noi esseri umani, quando non mi trovo a contemplare le stelle, mi piace perdermi dentro a un film o a una canzone.

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