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ETERNALS _ Tornare a essere umani, prima che eroi (recensione)

- 09/11/2021
ETERNALS (2021) di Chloé Zhao


Rimandato di quasi un anno a causa della pandemia, ETERNALS (2021) arriva nelle sale. Una vera scommessa in casa Marvel che sta dividendo critica e pubblico, ma che segna un passo importante (e necessario) perché si possa continuare a sognare un mondo migliore.

Trama _ Cinquemila Avanti Cristo: gli eterni arrivano sulla terra dal loro pianeta natio, Olympia. Sono dieci emissari che hanno poteri sovrumani e sono stati inviati dai celestiali – esseri trascendenti provenienti dallo spazio profondo – a debellare la minaccia dei devianti – esseri mostruosi – che vorrebbero sterminare l’umanità.
Per quanto gli eterni abbiano i più svariati poteri, tra cui l’ingegno e la capacità di soggiogare le menti, e sebbene essi siano esseri quasi immortali, non è concesso loro interferire con l’evoluzione del genere umano e quindi evitare o limitare i danni di guerre e genocidi che hanno segnato la storia dell’umanità.
Sconfitti i devianti al tempo dell’arrivo dei conquistadores in America, i dieci eterni si dividono e prendono strade diverse.
Ma quando – ai giorni nostri – la minaccia dei devianti torna a colpire il pianeta terra, gli eterni devono riunirsi per combatterli. Ma le cose saranno più complicate…

Riportare sul grande schermo le gesta e la storia degli Eterni era considerata una sfida quasi impossibile. Una sfida che la Marvel ha vinto, seppure con qualche riserva, grazie alla sensibilità della regista premio oscar Chloé Zhao ( vedi NOMADLAND, 2020).

CHI SONO GLI ETERNI?

Essi sono anzitutto una creazione di Jack Kirby. La loro storia editoriale è stata poco fortunata e parte dagli anni ’70, quando Kirby passò dal collaborare dalla Marvel alla DC Comics. Per quest’ultima Kirby era chiamato a scrivere la saga mitologica dei Nuovi Dei, ma il progetto fu chiuso nel giro di una anno. Kirby, tornato a Marvel, riprese le sue idee sui Nuovi Dei per una collana che si sarebbe dovuta intitolare “The Celestials” , poi “Returns Of the Gods” fino ai nostri “ETERNALS“.
In verità Eternals ebbe vita breve anche in questo caso, ma gli eterni ricomparirono più e più volte nel corso degli anni in storie legate a Thor e poi citati – da morti – in un ciclo di storie degli Avengers, pubblicate a metà degli anni ’80.

In ETERNALS, rispetto al fumetto, sono state apportate piccole, ma significative modifiche, a cominciare dal fatto che i Devianti non sono umanoidi, come nel fumetto, ma hanno sembianze di bestie feroci. Inoltre i personaggi di Ajak (Salma Hayek), di Makkari (Lauren Ridloff) e Sprite (Lia McHugh) nel fumetto erano uomini. Questo “gender swap” non aggiunge o toglie nulla alla narrativa, semmai rende più intense certe dinamiche relazionali che verranno a crearsi.

IL PRIMO PASSO FALSO DI CASA MARVEL STUDIOS?

ETERNALS è certamente divisorio e per molti è considerato il declino del potere della MARVEL STUDIOS.
Non era facile partire da zero e presentare una storia così complessa e con così tanti personaggi a un pubblico che ha seguito per dieci anni le gesta degli Avengers e che a quei personaggi è ormai legato.

Altrettanto divisorio è stato il verdetto sulla scelta e il risultato di una regista come Chloé Zhao. A mio parere non poteva esserci scelta migliore. Per quanto fosse ovvio che la sua sensibilità registica dovesse venire a patti con le dinamiche e le regole di una major potente come la Disney; per quanto altrettanto scontato che questa dovesse permettere che lo sguardo personale di una regista come Zhao contaminasse (positivamente) la loro nuova opera; il risultato è il giusto mezzo di intrattenimento e film d’autore, azione e poesia.

Nella foto : Richard Madden (Ikaris) e Gemma Chan (Sersi) in una scena tratta da ETERNALS

In verità la cifra stilistica della Zhao è più che evidente nelle riprese e nella scelta di spazi e set naturali (a dispetto dell’abuso di green screen) e così anche nel montaggio e quindi la cronologia degli eventi narrati che sembrano seguire più l’emotività e i sentimenti dei personaggi che la linearità dell’azione.
E altrettanto presente è il tema centrale comune a tutti i film della Zhao: l’umanità , l’armonia tra uomo e natura e la condivisione e la connessione tra storie e popoli e sensibilità differenti.

È vero che spesso la storia sia estremamente didascalica e questo rallenti e di molto l’azione. La violenza, anche laddove avrebbe creato maggiore pathos, è quasi sempre celata, preferendo combattimenti coreografici. Ma il problema maggiore a mio parere è la scelta di alcuni attori venuti a ricoprire ruoli importanti.

IL CAST DI ETERNALS
Nonostante la moltitudine di personaggi presenti, Chloé Zhao (qui anche sceneggiatrice) è riuscita a dare spazio e spessore ai differenti eroi, donandogli quel giusto colore o aura che permetta di empatizzare col grande pubblico.

La protagonista è certamente la bella e brava Gemma Chan nei panni della sensibile Sersi, quella che maggiormente si è legata profondamente all’umanità e che combatterà perché sia riconosciuto il valore di ogni singola vita e la libertà di scegliere del proprio destino.
Vi è poi il bel bambolotto Richard Madden (che i più conosceranno per aver recitato ne IL TRONO DI SPADE), nei panni di Ikaris, capace di volare e di sparare raggi laser dagli occhi. Egli avrà una storia d’amore millenaria con Sersi, ma poi un segreto lo porterà ad alienarsi sempre più dal resto del gruppo. Pare che il suo essere così ingessato sia stata una scelta registica della Zhao. Non so. Di fatto non brilla certo per intensità recitative.

Angelina Jolie è Thena in ETERNALS di Chloé Zhao

A convincere sono certamente il personaggio di Sprite (interpretato da una brava Lia McHugh) e del suo conflitto interiore – intrappolata per l’eternità nel corpo di una ragazzina che la porterà a fare una scelta importate e decisiva e quello di Gilgamesh, dai tratti orientali e con forza sovrumana, che ha il volto e la simpatia di Don Lee.

Pollice verso invece per i personaggi di Ajak, che dovrebbe essere la leader degli eterni, interpretata da Salma Hayek a cui viene dato poco spazio e risulta essere troppo distaccata da tutto; quello di Kingo che si reinventa star di Bollywood, interpretato dal navigato Kumail Nanjiani (dovrebbe essere la parte comica del film, ma quasi mai le sue gag sono davvero efficaci e la sua recitazione è fin troppo macchiettistica); ma soprattutto – per quanto meravigliosa nella sua scultorea bellezza – a deludere è Angelina Jolie nei panni di Thena. Una recitazione monocorde per un personaggio invece ricco di sfumature.

Tra i miei preferiti non posso non citare Druig, capace di piegare il volere delle menti umane e costantemente in conflitto con i piani scelti dai Celestiali. Un personaggio che avrebbe meritato maggiore spazio, secondo me, e che ha il volto del bravissimo Barry Keoghan (che molti di voi avranno notato in DUNKIRK di Nolan o ne IL SACRIFICIO DEL CERVO SACRO di Lanthimos.
Meravigliosa e intesa è anche la prima supereroina sordomuta Makkari, interpretata da Lauren Ridloff, che ha il dono della velocità e a cui sono legate le migliori scene di azione.
E infine il supergenio degli eterni, nonché tra i più umani, il bravo e simpatico Phastos che ha il volto di Brian Tyree Henry. A questo personaggio sono legate non poche critiche in certi paesi che hanno richiesto la censura di alcune scene legate alla sua storyline che lo vede unito a uomo con cui cresce un bambino.

Lauren Ridloff è la prima attrice sordomuta a interpretare una supereorina. Nel film ETERNALS è la velocissima Makkari.

In definitiva questo ETERNALS è certamente un film non perfetto, ma che getta le basi su un nuovo universo intrigante e ricco di spunti interessanti che guardano a una necessità di riconciliarsi col passato di eroi che abbiamo amato e nuovi eroi che sono certo impareremo ad amare. Basta accettare il cambiamento e non cullarsi su quelle certezze che avevamo fino a poco tempo fa. Tutto cambia. Cambiamo noi. Cambiano gli eroi. Cambia il cinema e le sue storie.

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Ossessionato dal trovare delle costanti nelle incostanze degli intenti di noi esseri umani, quando non mi trovo a contemplare le stelle, mi piace perdermi dentro a un film o a una canzone.

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