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IL CONFINE di Silvia Cossu (Neo.) | Recensione


Oggi abbiamo voglia di proporvi una lettura totalmente divergente da mozzare il fiato. Una storia che vi cambierà prospettiva, scritta bene e godibilissima. Vi presentiamo “Il Confine” di Silvia Cossu, pubblicata da Neo.

LA TRAMA

Una scrittrice mette al servizio degli altri il proprio talento. Scrive biografie per personaggi caduti in malora che vogliono raccontare la propria esistenza sotto una luce diversa.
È vero che sfrutto la vanità altrui, ma il risultato produce un conforto duraturo: la vanità è il motore morale del nostro tempo, la sua etica privata.”
Viene ingaggiata da un uomo al culmine dell’ascesa sociale e professionale, un luminare che ha rivoluzionato il mondo della psichiatria e che, a differenza dei soliti committenti, non le chiede di magnificare la storia della sua vita, quanto di raccontare la verità che l’attraversa.

Il Confine è il corpo a corpo di una donna nell’ombra con un uomo di fama internazionale la cui figura, incontro dopo incontro, diventa sempre più inafferrabile; è la discesa in un mondo rarefatto e conturbante in cui le certezze si sgretolano; un disegno dove le identità e le fragilità si sovrappongono, quasi a sostituirsi.

LA RECENSIONE

La trama avvincente pone diversi quesiti sul reale confine tra verità e menzogna e la percezione di esse. Ma partiamo per gradi. La protagonista è menzognera per professione. Scrive biografie per bislacche personalità e vecchie glorie: il suo ruolo è quello di magnificare e adornare le vicende un po’ tristi di redivivi edonisti a fine carriera. Anche solo questa faccenda poteva produrre un romanzo, ma Cossu si spinge oltre. Infatti la protagonista conoscerà uno psichiatra di fama mondiale che l’arruola per scrivergli la biografia. Il Dottore, dunque, si mostra nella sua sfolgorante complessità interpersonale senza alcun bisogno di gonfiare la propria vicenda umana. Sarà proprio la complessità dello psichiatra a delineare il confine eccezionale. Questo libro racconta di una dinamica relazionale ambigua, sfocia nella manipolazione perversa e accondiscendente della protagonista che si lascia trascinare giù scombussolandosi atrocemente la vita. Il rapporto dei due apre a riflessioni metacognitive e sul principio d’attrazione degli esseri umani cercando di rintracciare in esso il confine guida per l’autodeterminazione personale. La scrittura asciuttissima e analitica vi faranno divorare il Confine coinvolgendovi in maniera, concedetemelo, peccaminosa nelle esistenze dei personaggi.

Leggetelo!

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Di origine Abruzzese, ma ramingo come un nomade. Di molteplici interessi ogni sabato su Bl Magazine con la rubrica BL LIBRI.

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