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Iran: stupri punitivi per le manifestanti e i manifestanti.


Dopo gli arresti di massa delle ragazze e dei ragazzi che nei giorni scorsi hanno continuato le manifestazioni contro il regime di Teheran scoppiati dopo l’omicidio della ventenne Mahsa Amini, colpevole di aver indossato male il velo, arriva una denuncia scottante.

L’attivista Lgbtqia+ iraniano Mikaeil Alizadeh, fuggito in Turchia, ha reso note alcune comunicazioni avvenute tra i giovanissimi manifestanti arrestati e le famiglie.

Ha implorato la madre di portarla via dalla prigione, dice che ogni giorno viene stuprata e non solo da una persona ma da molte” ha affermato Alizadeh intervistato da ANSA riferendosi ad una amica diciottenne arrestata durante una manifestazione a Teheran.

Degli abusi nelle carceri iraniane Amnesty International da anni ha avviato denunce e moratorie. Ricordiamo come vennero trattati i detenuti di Ervin nel 2020 quando il Covid dilagava tra le celle: violenze e uccisioni da parte dei secondini.

Negli ultimi quattro mesi sono stati arrestati centinaia di giovani manifestanti: “carne fresca” per i crudeli secondini del regime che quotidianamente stuprano e violentano.

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Di origine Abruzzese, ma ramingo come un nomade. Di molteplici interessi ogni sabato su Bl Magazine con la rubrica BL LIBRI.

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