Come e quando è nata la passione per i Giochi di ruolo?
Ho cominciato a giocare ai tempi del liceo. A Terni, in quegli anni, non c’era una grandissima comunità di giocatori di ruolo né tantomeno troppi negozi di GdT (Giochi da tavolo) o GdR (Giochi di Ruolo) per cui ci si arrangiava come si poteva. In seguito, col trasferimento universitario a Roma ho scoperto l’improvvisazione teatrale che ha soddisfatto la mia esigenza di narrare storie improvvisando insieme ad altri. Per questo ho lasciato temporaneamente il GdR per poi riprenderlo molti anni dopo, quando la pandemia ha chiuso i teatri.
Com’è nata l’idea del programma Dungeons & Deejay?
Mi è stato chiesto da Radio Deejay di fare un podcast e ho pensato “Facciamone uno che mi diverta!”. Avendo da sempre la passione per i giochi da tavolo e di ruolo ho pensato potesse divertirmi provare a divulgare qualcosa di questo mondo. Il modo migliore per farlo era quello di prendere alcune celebrità che non avevano mai giocato a Dungeons & Dragons e convincerle a provare. Per questo, dopo aver ricevuto l’ok da Deejay, ho contattato Wizard Of The Coast, gli ho spiegato il progetto e ne è rimasta entusiasta. Il resto è storia.
Come hai recuperato gli ospiti?
Dovevo trovare delle celebrità che si lanciassero in qualcosa di cui non avevano mai sentito parlare. In altre parole, dovevo trovare persone che si fidassero di me. Avevo già collaborato con grande gioia con tutti e quattro i partecipanti della prima stagione e loro si sono lasciati facilmente coinvolgere in questa follia! Anche se a dire il vero, non avevo pensato immediatamente a Brenda, pur conoscendola, apprezzandola e avendoci già lavorato; è stata un’idea del maestro Rocco Tanica. Un’idea meravigliosa, direi.
Pensi che il programma possa introdurre nuove persone al gioco, hai avuto dei riscontri il tal senso?
Assolutamente sì. Ricevo ancora adesso messaggi di persone che mi dicono di aver iniziato (o ricominciato) a giocare dopo aver ascoltato Dungeons & Deejay. Tante famiglie e tanti giovanissimi. È una cosa che ci riempie di emozioni e orgoglio e uso il plurale perché sono sicuro di poter parlare anche per Christian Zoltar Bellomo, mio consulente in questa avventura e grandissimo esperto di Dungeons & Dragons.
Se dovessi pensare al tuo tavolo dei sogni chi vorresti?
I giocatori con cui sto facendo Dungeons & Deejay sono perfetti. Se proprio devo sparare alto: Prof. Barbero, se sta leggendo questo articolo, l’aspettiamo per giocare il barbaro Barbero!
Hai mai pensato di portare altri titoli al posto di Dungeons & Dragons 5E? Se sì quali?
In realtà no. Sebbene ne esistano (e anche io ne gioco) di assolutamente meravigliosi, non ho pensato ad altri titoli perché non è un podcast pensato per chi già gioca di ruolo e ne vuole provare altri. È pensato per chi vuole cominciare a giocare di ruolo e Dungeons & Dragons è quello più noto e quello che è più nelle orecchie di tutti. In altre parole, è quello che mi permette di aprire un varco nel pregiudizio più facilmente. Se poi un domani riusciremo a fare qualcosa di simile per altri titoli, chissà…
Hai mai avuto il desiderio di progettare GDR?
L’ho fatto, anche se è in realtà ho progettato più LARP che GdR classici. Anche se forse la parola LARP è eccessiva visto che si tratta di giochi di ruolo da fare insieme ad un gruppo di amici in occasione di party, festività, eccetera. Aò momento nel cassetto ho un murder party ambientato nell’universo della Signora Fletcher, uno nel mondo di Heroes e uno ispirato nientemeno che a Temptation Island, provato per la prima volta qualche giorno fa, nato per scherzo durante una serata con amici in un pub, ma a quanto pare molto divertente.
Progetti futuri in ambito ludico?
Ovviamente mi piacerebbe fare la terza stagione di D&Dj e poi anche la quarta, la quinta e così via. Poi, mi piacerebbe molto anche riuscire prima o poi a veder pubblicato un mio gioco da tavolo. Sarebbe un sogno e chissà che prima o poi non si realizzi. Intanto, continuerò a giocare, da tavolo e di ruolo e a frequentare le fiere che sono il mio habitat naturale e un posto dove mi sento perfettamente a casa