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VENOM ( 2018 )

- 12/10/2018


Tom Hardy. C’è Tom Hardy! C’è pure Michelle Williams…e allora perché non riesco a farmi piacere questo VENOM ?
Possibile che l’antieroe Marvel tra i più inquietanti possa andare a braccetto con Valak di “The Nun“?
Sì. Ben tornati nell’angolo di #LumierePerdonali

Carkton Drake all’interno della sua Life Foundation tenta di innestare in esseri umani una forma aliena, un simbionte, che ha rinvenuto durante una missione spaziale.
Eddie Brock, giornalista d’inchiesta, ci vede del marcio e indaga.
Perde il lavoro e la ragazza. Ma non la voglia di mettersi nei guai.
Così riesce a intrufolarsi nei laboratori e…
Il simbionte Venom trova in Eddie l’ospite perfetto.

Venom si diverte a fare le linguacce nei selfies

Dimenticate per un attimo l’universo Marvel.
Dimenticate tutte quelle introspezioni psicologiche del Batman di Nolan.
Dimenticate il mondo sfigato della DC.
Pensate invece a Oda Mae Brown, sì, la sensitiva di GHOST interpretata da Whoopi Goldberg.
Ora – so che è difficile – cercate di sovrapporre la figura di Whoopi a Tom Hardy.
Vi sto inquietando, lo so.

Il testosteronico e granitico e sudicio ma-quanto-ci-piace-anche-coi-denti-storti Tom Hardy è chiamato a dare fisicità e spessore alla figura di un Eddie Brock molto distante dal personaggio dei fumetti Marvel.
Non ha problemi mentali e non sa neppure chi sia Peter Parker, figuriamoci se diventerà mai l’acerrimo nemico di Spiderman! Chi?

Solo questo potrebbe far venire un colpo al cuore a tutti gli amanti dei fumetti, ma io non lo sono e amo Tom Hardy.
Nel multiverso della Sony pare che in futuro vedremo molti dei nemici che Spiderman ha affrontato nelle pagine disegnate, ma di lui? Neanche l’ombra.
Un po’ come se rifacessero un film sulla Bibbia senza la figura di Gesù. E parlassero solo di Giuda. Mah!

Quello che stona non è tanto l’assenza di una regia robusta o la prevedibilità di una sceneggiatura ai limiti del banale (ogni cosa che pensate accadrà poi accade per davvero, tanto che per un attimo crederete di avere poteri di preveggenza), ma la necessità di buttare tutto sulle battute da bar.

Venom/Sam ossessiona Eddie/Oda con la canzone “Enrico VIII Chi Più Re di Me”

Dopo una prima parte che può risultare anche interessante, una volta che Venom si impossessa (beato lui!) di Tom Hardy, ecco che i due iniziano a discutere, litigare e farsi dispetti. Proprio come il fantasma Sam torturava la sensitiva Oda di GHOST. Con la sola differenza che Venom di tanto in tanto decapita o divora persone “cattive”. Ops!

Con un leggero disappunto da parte dell’ex fidanzatina Michelle Williams che al principio se la prende perché Eddie/Hardy le ha fatto perdere il lavoro, al punto da mollarlo; dopo che lui diventa bipolare, portatore di un parassita alieno; dopo che ha ucciso forse un centinaio di persone; dopo quella limonata fantastica lei cosa fa?
Lei si dice… “Bè, ma quanto limona bene Tom Hardy!?” e lo perdona.
E vissero felici e contenti.

Ah già, le due scene nascoste tra e dopo i titoli di coda.
Ecco la cosa inquietante: un possibile sequel!

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Ossessionato dal trovare delle costanti nelle incostanze degli intenti di noi esseri umani, quando non mi trovo a contemplare le stelle, mi piace perdermi dentro a un film o a una canzone.

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