La scorsa domenica la mia collega Fulvia, assidua lettrice dei miei consigli bibliografici, mi ha proposto di leggere un nuovo libro appena uscito.
L’ho preso immediatamente e ho iniziato a leggerlo. Dopo tre giorni di lettura impegnativa mi rendo conto che non riuscirò a finirlo in una settimana. Infatti, mentre scrivo quest’articolo, il libro consigliatomi da Fulvia è sul comodino che canta “L’appuntamento” di Ornella Vanoni…
Per Fulvia e i miei assidui lettori rimando a sabato prossimo la recensione di questo libro misterioso e imprescindibile.
Ma veniamo a noi. Questa settimana vi propongo una lettura fatta a settembre. Un romanzo bislacco e, a tratti, nerd quanto basta.
CREATURE LUMINOSE dell’autore elvetico Martin SUTER edito dalla palermitana “Sellerio“.
La trama
Nei pressi del fiume Limmat vive, o meglio, campeggia, un barbone: Schoch. Un uomo tranquillo che ha avuto una vita precedente abbastanza tranquilla: una moglie, un lavoro, una casa. Poi il baratro della vita gli ha donato il cielo come tetto e la strada come salotto.
Alterna il suo vagabondare a Zurigo con trangugiate di vino scadente con altri clochard.
Una notte, mentre dorme nel suo sacco a pelo viene svegliato da un animaletto: un elefantino fluorescente. Convinto di essere in uno stato allucinogeno continua a dormire ma risvegliandosi di nuovo scopre che l’assurdo pachiderma in formato tascabile è vero. Da qui Schoch verrà trascinato in una realtà diametralmente opposta, fatta di ricerche scientifiche e di colossi multinazionali farmaceutici.
Il finale, a tratti tragicomico, condurrà i protagonisti in un presente-futuro super verosimile.
La recensione
Questo libro sembra scritto per chi ha poco tempo per leggere. Lo stile è asciutto: capitoli brevi che vanno al cuore della situazione. Non sono presenti fronzoli letterari o inutili giri di parole.
Quasi quasi ho avuto l’impressione che fosse la sinossi di una serie di Netflix.
Puntuale come un orologio svizzero, l’autore sincronizza due mondi contemporanei e paralleli che nulla hanno in comune. Il romanzo, per quanto a tratti ilare e assurdo, pone gli accenti su una questione in cui tutta la cultura di massa dovrebbe in qualche modo occuparsi: la bioetica.
Finito il libro si rimane meravigliosamente turbati da questa ineluttabile realtà: fare esperimenti sugli animali quanto costa alla nostra morale? Ci riteniamo davvero la specie padrona di questo mondo? Abbattere il naturale corso delle cose, le malattie o gli errori genetici, è realmente la strada da percorrere per poterci evolvere? Ma anche: perché i barboni svizzeri sono così dannatamente svizzeri? Precisi nel loro vagabondare, umili ed ordinatissimi.
Questo libro lo consiglio vivamente a chi ha poco tempo di leggere. Potete comodamente pianificare la vostra lettura grazie ai micro capitoli che compongono il testo: non si perde mai il filo, e per quanto le tematiche siano impegnative, la lettura è assolutamente sostenibile.
L’autore
Lo scrittore Martin Suter, per chi non lo conoscesse, è un autore svizzero che però ha un Curriculum Vitae costellato di lavori nel mondo della comunicazione e della pubblicità.
Vive tra Ibiza e il Guatemala e, a settant’anni, si gode la vita regalandoci romanzi sempre attuali che affrontano tematiche pesanti a cuor leggero.
Cara Fulvia, tu volevi che “giocassi” ed io invece ti propongo l’elefante…