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“La vita è la danza”: Antimo Lomonaco, ballerino per vocazione

- 02/03/2018


Federico Garcia Lorca diceva “colui che danza cammina sull’acqua e dentro una fiamma”. La danza è la velleità umana più prossima all’arte, che non ha bisogno di troppe mediazioni per esprimersi. La danza eleva il corpo dell’uomo e ne nobilita la perfezione fisica, è dedizione e forza, ma allo stesso tempo fragile purezza alla ricerca di un equilibrio miracoloso.

A parlarci della sua passione per la danza, per l’angolo BL Interviste, è Antimo Lomonaco, 35 anni, nato a Maddaloni (Caserta) e direttore artistico della scuola MAD (Movimento Arte Danza). Una vita finora dedicata alla danza, in un continuo movimento di emozioni.

Ciao Antimo, ci racconti quando è nata la tua passione per la danza? Quando hai capito di voler diventare “da grande” un ballerino?
La passione della danza è nata il 22 Aprile del 1982… il giorno in cui sono nato. La consapevolezza di volerne fare una professione è cresciuta insieme a me.

Hai mai vissuto resistenze in famiglia, o hai mai subito bullismo o battute per questa tua passione, da parte di compagni di scuola, amici?
La mia famiglia ha sempre appoggiato questa mia passione, anzi fu proprio mia madre a portarmi a scuola di danza a soli 5 anni. Provo a tornare indietro con il tempo e ricordo qualche battuta è stata fatta, ma l’entusiasmo di fare ciò che mi ha sempre reso felice, mi ha fatto andare avanti.
Alterando ciò che Dante scriveva: “NON TI CURAR DI LORO , MA GUARDA E PASSA”.

Quali sono stati i momenti più importanti per la tua formazione da danzatore?
Sicuramente l’aver avuto la possibilità di poter studiare con grandi Maestri che mi hanno aiutato a trasformare la passione in dedizione e professionalità.

Nel 2006 hai vinto una borsa di studio di due settimane presso l’hungarian dance academy. Cosa ricordi di quell’occasione? Coma hai vissuto l’opportunità di lavorare con professionisti internazionali del mondo della danza?
Erano già tanti anni che studiavo danza , ma ricordo quel momento come uno dei più significativi, non solo perché ho avuto l’opportunità di apprendere e danzare per maestri di fama internazionale, ma anche perché ho avuto la certezza che quella fosse la mia professione. Era un vero e proprio “vivaio” di ballerini, si respirava danza dalla mattina alla sera.

Tutti i grandi ballerini dicono che la danza è sacrificio, dedizione, abnegazione e passione. Quali sono i sacrifici più grandi e i momenti più difficili che hai dovuto affrontare per danzare ad alti livelli?
La danza è disciplina e abnegazione. Mi chiedi quali sono i momenti peggiori? Sicuramente quando ballavo in Compagnia. le interminabili ore passate in sala prove a provare gli stessi passi tante volte…tornare a casa e continuare a parlare dei passi e a marcarli con i colleghi/coinquilini; la tua vita è la danza. Forse durante quegli anni ho messo un po’ in disparte quella che è la vita “Normale”.

Sei direttore artistico della scuola MAD, Movimento Arte Danza. Quale tipo di “filosofia del movimento” cerchi di portare avanti col tuo lavoro, che tipo di lavoro c’è dietro il tuo concetto di espressione corporea che porti avanti con i tuoi spettacoli?
Cerco di trasmettere ai miei allievi e agli insegnati che lavorano per me la storia, lo studio e la passione per la danza seguendo gli insegnamenti dei Coreografi e Maestri del passato. Il mio concetto è quello di dare ai ballerini gli strumenti di base per riuscire a dare a spazio alla loro creatività, sensibilità e individualità.
Nella stagione 2016/2017 hai realizzato lo spettacolo “Profumo”, tratto da un romanzo di Patrick Suskind (copertina sotto).

Come hai fatto a trasmettere con la danza un mondo assolutamente lontano dalla percezione visiva, come quello degli odori?
Ho cercato di trasmettere attraverso le sfumature corporee quelle che sono le sfumature olfattive. Il connubio danza e teatro , due grandi arti comunicative, hanno reso comprensibile il romanzo portato in scena.

Nel giugno 2018 affronterai un tema importante come il bullismo e l’omosessualità con uno spettacolo dedicato ad Alan Touring. Puoi dirci qualcosa in più?
E’ un altro progetto ambizioso su cui sto lavorando, voglio trattare con il linguaggio del corpo quelli che sono argomenti attuali come il bullismo e l’omosessualità. Sicuramente è una grande sfida che spero di riuscire a vincere portando in scena 20 ballerini e 3 attori.

Credi che in tv il mondo della danza sia rappresentato sufficientemente, o sufficientemente bene? Si è passati dal mondo del varietà, con i corpi di ballo del sabato sera, alle lezioni della maestra Alessandra Celentano ad Amici. Credi che questa rappresentazione della danza assomigli alla realtà o ne sia totalmente scollegata?
Credo che si sia fatto un passo avanti, ma ancora siamo lontani da quello che è il mondo della danza fuori dallo spettacolo televisivo.

Puoi salutare gli amici del progetto Bearslicious?
Un caro saluto a tutti gli amici.
Vi aspetto intanto il 27 Aprile 2017 al Teatro Excelsior di Reggello, con lo spettacolo “PROFUMO”, sulla mia pagina di facebook e sulla pagina della scuola MAD, sarà possibile trovare le date e le informazioni degli spettacoli futuri.

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Sono nato in Puglia, terra di ulivi e mare, e oggi mi divido tra la città Eterna e la città Unica che mi ha visto nascere. La scrittura per me è disciplina, bellezza e cultura, per questo nella vita revisiono testi e mi occupo di editing. Su BL Magazine coordino la linea editoriale e mi occupo di raccontare i diritti umani e i diritti lgbt+ nel mondo... e mi distraggo scrivendo di cultura e spettacolo!

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