Cosa pensate se per il “World Aids Day” decidete di partecipare ad un evento sulla prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili e vengono vietati i preservativi?
Questo é quello che é accaduto all’Università Gabriele D’Annunzio di Chieti.
In occasione della giornata internazionale, il comitato studentesco SISM (Segretariato Italiano Studenti Medicina), la sezione di Chieti della Croce Rossa Italiana, il Comitato territoriale Arcigay del capoluogo teatino, e l’associazione Mazí di Pescara avevano organizzato, in Ateneo, un interessante ed utilissimo evento di prevenzione proprio per celebrare il WAD 2018.
Come tutti gli anni.
A motivare la cultura di prevenzione, inoltre, sarebbe stato allestito un banchetto per regalare preservativi a tutti gli studenti del Campus.
Ma, aimé, ad un giorno dalla manifestazione, il banchetto per la distribuzione gratuita dei preservativi é stato vietato senza motivazione alcuna.
Abbiamo raggiunto telefonicamente Marco Regoli del direttivo di Arcigay Chieti e studente di Medicina.
Ciao Marco, ci spieghi perché é stato vietato il vostro banchetto?
“La narrazione ufficiale dice che sia stata sbagliata la procedura di compilazione per l’evento. Ad oggi non ci spieghiamo perché non sia stato annullato tutto l’evento ma solo il banchetto…”
Credi che il problema sia stato proprio il preservativo?
“Credo che ci sia una infondata paura del preservativo…come se fosse qualcosa di sporco, di peccaminoso, volgare…“
Come avete reagito a questa inspiegabile messa al bando del vostro banchetto?
“Sia noi che l’associazione Mazí abbiamo ritenuto opportuno non presentarci alla manifestazione, dato che il divieto va a cozzare con la mission delle nostre associazioni: la prevenzione si fa con gesti concreti!”
Quindi vi siete tirati indietro?
“Da quell’evento si, ma abbiamo fatto volantinaggio e distribuzione di preservativi su Via Pescara (strada antistante al Campus) a tutti gli studenti che entravano in Università. Poi, nel pomeriggio, abbiamo organizzato, presso la nostra sede a Chieti, un incontro a porte aperte sulle Malattie Sessualmente Trasmissibili. “
Il Rettore? Non ha commentato la cosa?
“Pare che il Rettore si é detto favorevole ai preservativi attraverso una sua segretaria, ma, la prossima volta, ci ha comunicato che la domanda andrà fatta al Senato Accademico. Vorrei aggiungere che a mio avviso l’Università dovrebbe essere un luogo di Cultura e di Scienza e non dovrebbe assolutamente permettersi questi scivoloni oscurantistici. Se la domanda era stata compilata in modo sbagliato doveva essere annullato tutto l’evento: non solo il banchetto dei preservativi! “
Alla luce di tutto ciò non si può che rimanere attoniti e sperare che un divieto del genere non ci sia piú con o senza domande in carta bollata. Il preservativo, secondo l’OMS, é tra i più efficaci mezzi per prevenire le Infezioni Sessualmente Trasmissibili, ed anche il piú economico. Vietare la distribuzione gratuita a persone maggiorenni é un gesto anacronistico e bigotto. A maggior ragione se tra quei maggiorenni ci sono futuri Infettivologi, Medici, Infermieri e Psicoterapeuti.