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Quando anche DC Comics invitò alla prevenzione dall’AIDS (10 Days Of Human Rights)

- 03/12/2018


Benvenuti a tutti i gaymers e non, su queste righe extra della vostra rubrica preferita.

L’articolo di oggi prenderà una piega leggermente diversa dal solito, cercando di esser più istruttiva possibile e di raccontare aneddoti sconosciuti ai più.

Due giorni fa si è celebrato il World Aids Day, ovvero il giorno legato alla prevenzione e alla battaglia di questa terribile malattia. Per nerd più incalliti, invece, il primo dicembre ha significato anche “Free Comics Book Day“, tradizione giunta ultimamente anche in Italia, mentre è presente da molto più tempo in Usa.

Come dice la parola stessa, nel “Free Comics Books Day” le varie case editrici mettono a disposizione dei lettori un album con l’anteprima di una storia completamente gratuita: se vi state chiedendo come questo possa “interferire ” con il World Aids Day e 10 Days Of Human Rights, è presto detto.

Negli anni ’80, negli Stati Uniti, quando iniziò a dilagare il contagio da HIV DC Comics, per sensibilizzare la popolazione alla prevenzione, ebbe in mente di far perire un suo personaggio proprio a causa dell’AIDS (visto che all’epoca non esistevano terapie antiretrovirali efficaci come oggi). Questo ragazzo si chiamava Robin, il secondo ragazzo meraviglia: Jason Todd, ragazzo di strada incline alla violenza. Non fu questa però la scelta finale: si optò per Jimmy Olsen, storico amico del fotoreporter Clark Kent (Superman).

In realtà, quando si scoprì che l’attore Jack Larson, il quale aveva impersonato il personaggio omonimo su grande schermo negli anni ’50 (ovviamente Superman) era omosessuale, Dc Comics decise di fare un passo indietro in quanto far morire un personaggio gay di AIDS nel pieno del periodo d’infezione e contagio fu considerato politicamente scorretto e avrebbe sicuramente comportato diatribe legali e l’insurrezione della comunità lgbt.

Si rinunciò così all’idea, ma non del tutto.

Dc Comics pubblicò delle strip educative proprio a scopo di sensibilizzazione e prevenzione, dove i maggiori eroi di casa Dc Comics furono chiamati a far da testimonial, in quanto l’HIV non avrebbe fatto alcuna distinzione tra super umani e uomini comuni.

Non c’è potere maggiore se non quello di sensibilizzare la massa alla prevenzione ed educare, difatti Dc Comics istituì una Help Line per coloro che avessero bisogno di informazione, supporto ed o semplicemente di esser ascoltati e/o consigliati riguardo i passi da intraprendere in caso di necessità.

Lo slogan, peraltro molto incisivo, fu “Potresti pensare che non è un tuo problema, ripensaci. Proteggiti e conosci i fatti“.

Possamo dire che Dc Comics, sotto questo punto di vista (e vista anche la presenza di esponenti lgbt all’interno di essa) si è da sempre battuta socialmente contro questo stigma.

Da questo episodio speciale è tutto! Come sempre, se questo contributo vi è piaciuto potete mettere un like e lasciare commenti. Ci si legge al prossimo episodio!

E ricordate: non è mai roba per soli bambini quando questo può portare insegnamento!

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