di Alessandra Ventura
Piazza Unità d’Italia, Torricella Peligna, 23 agosto, seconda giornata del festival “Il dio di mio padre” 2024.
Chi, come me, frequenta inesorabilmente questi luoghi, anno dopo anno, si è abituato a misurare lo scorrere del tempo con il numero delle partecipazioni al festival fantiano...
La persona che ho intervistato oggi è Loredana Piccirelli, un volto gentile e sereno che lavora con estrema discrezione nonostante, come vedremo, il suo ruolo sia di fondamentale importanza. Ci appartiamo in un vicolo buio adiacente alla piazza mentre il musicista Sacerdote intona canti pastorali.
Loredana: Io sono Loredana Piccirelli. Sono la consigliera comunale delegata alla cultura del comune di Torricella Peligna e nella vita sono un’insegnante di sostegno nella scuola primaria. Vivo a Torricella Peligna praticamente da sempre, sono stata fuori solo per alcuni anni. Ho 50 anni e sono parte del festival… una piccola parte del festival. Nel 2010 mi occupavo della Mediateca e quindi sono venuta a conoscenza di questo mondo bellissimo e non sono riuscita più a distaccarmene.
Alessandra: E oggi qual è il tuo ruolo all’interno del Festival?
Loredana: Faccio parte del primo nucleo che organizza il festival, quindi faccio parte, insieme al consigliere Nicola Di Pietrantonio, al Sindaco e a Giovanna Di Lello, del Comitato principale: quello che prende un po’ le decisioni su chi invitare, su come impostare l’organizzazione e poi questo gruppo, man mano che ci si avvicina al festival, diventa sempre più grande.
Alessandra: Qual è l’aspetto più gravoso e quello, invece, più piacevole del tuo lavoro?
Loredana: L’aspetto più gravoso è sicuramente il fatto di dover prendere delle decisioni non facili, a volte, come quando bisogna fare un cambiamento importante nella struttura del festival. Spesso è necessario fare dei piccoli tentativi per vedere se le cose possono cambiare in meglio… È una grande responsabilità.
L’aspetto più bello invece è la gratificazione, vedere le persone che apprezzano, che sono contente, che si complimentano con noi per quello che viene fuori. Questo ti ripaga di tutto, perché comunque costa grandi sacrifici: tanto tempo, tempo portato via alla famiglia, agli altri interessi… Adesso, dopo il festival, verrà il resoconto finale, le richieste di finanziamento, i pagamenti vari e poi si ricomincia con la nuova edizione, che sarà qualcosa di speciale, visto che sarà la ventesima.
Alessandra: Hai detto che fai parte dell’organizzazione dal 2010. Qual è stato, a tuo avviso, l’evento più memorabile di questi anni?
Loredana: Allora, un anno in particolare – non ricordo quale fosse – erano presenti Vinicio Capossela, Sandro Veronesi e un attore americano, Ray Abruzzo, che si aggirava tra i vicoli di Torricella: te lo ritrovavi ovunque! Questa cosa è stata strana perché un volto molto noto era incredibile trovarselo ad ogni angoletto del nostro piccolo paese. Veramente divertente! Fu una bellissima edizione vederli tutti quanti insieme sul palco!
Alessandra: Cosa si potrebbe fare in più (o in meno) per migliorare la realizzazione di questo festival?
Loredana: Ogni anno lavoriamo per migliorarci. Ogni anno cerchiamo di perfezionare l’organizzazione logistica. Ci rendiamo conto che qualcosa da sistemare c’è sempre. Ad esempio, quest’anno abbiamo aggiunto una nuova location nella frazione di Fallascoso.
Alessandra: Quali differenze noti rispetto alle prime edizioni?
Loredana: Ripenso alle prime edizioni a cui ho partecipato: avevano un aspetto un po’ più intimo, più convivial… Eravamo pochissimi e facevamo tutto tra di noi; anche i comunicati stampa venivano elaborati dal primo che passava e si rendeva disponibile per organizzare il festival! Ricordo quei momenti con grande tenerezza: un po’ mi mancano!