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Fantesche e Fantini – le anime del Festival – OSCAR IL GIOVANISSIMO


di Alessandra Ventura

Piazza Unità d’Italia, Torricella Peligna, 24 agosto, seconda giornata del festival “Il dio di mio padre” 2024.
Chi, come me, frequenta inesorabilmente questi luoghi, anno dopo anno, si è abituato a misurare lo scorrere del tempo con il numero delle partecipazioni al festival fantiano.
..

la persona che intervistato oggi è Oscar Pinto, il più giovane dell’organizzazione di questo 19° Festival John Fante. Sguardo fiero ed arguto ed una fisicità statuaria da giovane Apollo della Majella.

Alessandra: “Allora Oscar, presentati!”
Oscar: “Io sono Oscar e vivo a Torricella da quando ero piccolo. Sono qui perché sto svolgendo il Servizio Civile. La cosa singolare nel fare il servizio civile a Torricella peligna è che ci hanno proposto di entrare nell’organizzazione del festival letterario di John Fante: non potevo dire di no!”

Alessandra: “Prima che ne facessi parte, da abitante di Torricella peligna, come “vivevi” il festival?”

Oscar: “Devo dire la verità: non conoscevo bene John Fante e non sapevo bene cosa avesse scritto e cosa trattavano le sue opere… però da quando faccio parte del festival, in questi giorni, mi son dovuto documentare e studiare qualcosa per informare chi veniva come spettatore, chi era semplicemente curioso e chiedeva informazioni…”

Alessandra: “Qual è la cosa che ti è piaciuta di più è la cosa che ti è piaciuta di meno nell’organizzare il festival John Fante?”

Oscar: “La cosa più bella del festival è probabilmente l’incontro con autrici e autori che non conoscevo. La cosa un po’ più pesante del festival sono gli orari: chi organizza deve stare tutto il giorno qui, sempre sul pezzo. Bisogna trasportare scenografie, sedie, fiori, libri eccetera eccetera e, soprattutto tutte le attrazzature dei palchi , ma sono cose fondamentali per una buona riuscita del festival!”

Alessandra: “Dato che sei molto giovane, cosa consiglieresti all’organizzazione centrale del festival per includere e far partecipare di più i tuoi coetanei?”

Oscar: “Avvicinare i ragazzi alla letteratura alla scrittura in questo momento è indubbiamente difficile. Forse si può Tentare di avvicinarli trattando dei temi più vicini a loro… penso che possa essere accattivante parlare anche di Sport. Ad esempio in alcune opere di Fante viene trattato lo sport, principalmente baseball, visto che lui comunque viveva negli Stati Uniti d’America. Inoltre nessuno dovrebbe mai dimenticare che la maggiorparte dei personaggi fantiani sono dei giovani… Fante ha sempre trarrato le dinamiche giovanili: l’impeto dell’essere umano che cerca il proprio posto nel mondo.

Alessandra: “Negli anni futuri credi che tu parteciperai anche solo da spettatore al festival John Fante?”

Oscar: “Prima sono stato sincero dicendo che prima di organizzare il festival quest’anno, non ho mai partecipato. Ne conoscevo solo l’esistenza. Devo dire che mi sto appassionando moltissimo. Non so ancora se l’anno prossimo posso ancora dare una mano nell’organizzazione logistica. Sicuramente parteciperò da spettatore consapevole di tutto quello che c’è dietro.”

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Di origine Abruzzese, ma ramingo come un nomade. Di molteplici interessi ogni sabato su Bl Magazine con la rubrica BL LIBRI.

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