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8 marzo: Quello che le donne dipingono.

- 05/03/2024


Nella storia dell’arte le donne hanno sempre avuto un ruolo di primo piano, in quando ritratte da famosi pittori in tutte le epoche, dalla Gioconda alla Ragazza con l’orecchino di perla a Marilyn. Ma la donna “artista” agli albori non ha avuto vita facile. Ed ecco nel periodo “barocco “Artemisia Gentileschi, all’inizio del ‘900 Frida Kalo, e negli anni ’70 Giosetta Fioroni.  Solo tre esempi su una serie di donne emerse nel difficile mondo dell’arte. Ed è per questo che in occasione della “festa della donna” voglio dar risalto a delle mie “amiche” artiste.  Con un estratto di loro interviste fatte da me precedentemente.

Ida Luzzi

Nata a Taranto, già da piccola si avvicina al disegno e alla pittura, autodidatta, ama dipingere a olio soggetti come ritratti, nudi e paesaggi,

Hai mai pensato che nel passato, parliamo anche prima del Rinascimento non ci sono donne artiste? In generale la donna non poteva fare nulla nella società era lì solo per “creare” non l’arte ma la prole. Noi ti vediamo in tantissime collettive di solo “donne”. Ce’ un messaggio dietro?  Un progetto?

In realtà le donne artiste in passato furono tante ma solo alcune sono riuscite a farsi valere come Elisabetta Siriani. Certo è, che alle donne non veniva data nessuna possibilità al contrario dell’uomo come tutti sappiamo. Nei miei lavori, soprattutto quelli più recenti, sono presenti sempre oggetti che in sé non hanno senso con il contesto del quadro ma c’ è ed è sempre un po’ complicato o raccontano storie o persino leggende.

Olimpia Siciliano

Nata nel 1976 nella cittadina di Monterotondo della provincia romana. Appassionata sin da piccola del disegno, ha sperimentato la pittura a olio, tempera e la pittura su vetro. Negli anni ha testato anche varie tecniche artistiche dall’ affresco alla creazione dei bassorilievi, mosaici e acquarello. La sua pittura è di grande impatto visivo e di ottimo spessore tecnico. Diplomata nel 2013 presso” L’ Accademia d’ Arte Nardoni” dove ha testato anche varie tecniche artistiche dall’ affresco in varie tecniche artistiche

Noi ci conosciamo dal 2014, abbiamo iniziato con dei dipinti che facevano parte del prestigioso calendario creato per i 70 anni della Repubblica su idea dal Maestro Ercole Furia. Ricordo ancora il tuo il famoso volto della “donna “sul giornale sulla prima votazione delle donne, perché’ avevi scelto quella immagine? E aggiungo anche qualche mese fa quando sono andato a vedere il film di Paola Cortellesi “C’è ancora domani”, c’è un frame dove ricorda quell’episodio e pensavo anche al tuo dipinto. La “potenza” dell’arte!

Ho scelto quell’ immagine perché ho molto a cuore l’emancipazione femminile, volendo sottolineare con quel soggetto i piccoli traguardi che col tempo abbiamo acquisito anche s e c’è ancora molto da fare purtroppo… difatti le donne velate sono tra i miei soggetti preferiti da eseguire avendo così anche occasione di parlarne della loro situazione

Ada Bomba

Ada Bomba nasce a Monterotondo (Roma). Trascorre a Roma la sua infanzia, intraprende gli studi classici e consegue alla Sapienza la laurea in Giurisprudenza. Il costante interesse per l’Arte in tutte le sue forme ed espressioni la spinge negli anni ’90 a costruire la sua formazione artistica frequentando Corsi di Pittura e l’Accademia per le Arti Pittoriche e Restauro Ha partecipato ad importanti Mostre nelle maggiori città italiane (Roma, Milano, Verona, Napoli e Palermo) ed estere (Barcellona, Bruxelles, Parigi, Londra, Svezia, New York)

Il soggetto tuo preferito è senza dubbio la donna. Come emancipazione? Collettive donne uguale più forza? Le tue “donne” perché non hanno le pupille? E queste donne dipinte chi sono?

Le donne sono in effetti tra i soggetti preferiti dei miei quadri sia perché mi affascinano le loro mille sfaccettature sia perché conosco bene l’universo femminile facendone parte. Ho ricoperto i ruoli di figlia, sorella, moglie, madre, amica, collega e mi considero una donna del mio tempo, emancipata, libera da schemi concettuali prestabiliti, interprete sensibile degli accadimenti della vita quotidiani. Le mie donne sono prive di pupille, è vero; come Modigliani ritengo che gli occhi siano lo specchio dell’animo e si riescono a dipingere solo quando si conosce nel profondo la persona che si raffigura. “Chi sono le Donne dipinte?” Sono: donne del passato o contemporanee; donne di varie parti del mondo occidentale ed orientale; donne determinate, donne del riscatto, donne-simbolo, donne del mistero, donne ferite nel corpo e nell’animo ma anche donne tenere e innamorate, donne muse, donne di svariate professioni e ruoli, Donne Sante.

Angiolina Marchese

Nata a Diamante in Calabria, il paese dei Murales, ma vive e lavora a Roma ormai da anni. Oltre che pittrice si sta dedicando al ruolo di “curatrice” all’interno della sua associazione: “Art Global” creando numerose mostre ed eventi, dove l’On. V.  Sgarbi presenzia non solo come esperto ma anche come amico.

Oggi siete tante le donne nel panorama artistico, ma in passato non era così?

Nel rinascimento le figure femminile iniziano ad emergere.  La prima pittrice donna è stata Artemisia Gentileschi l’icona della lotta alla violenza sulle donne. Per avvicinarci ai giorni nostri tante sono le donne che diventano pittrici e ricevono più attenzioni rispetto a coloro che le hanno precedute. Oggi le donne artiste riescono ad emergere dall’ombra e ottenere la luce della ribalta o la parte che meritano. Si misurano, si riflettono nei rapporti sociali nell’ambito artistico per trovare il punto di equilibrio, perché secondo me l’arte oltre ad essere un atto creativo è la più alta forma di comunicazione e conoscenza completa e, risponde ad un desiderio fortissimo di voler fare oltre ad essere.

Claudia Pellegrino

Ti ho lasciato a Catania   segretaria d’azienda e ti ritrovo “artista”. Ti ho lasciato dottoressa Gio’, nella versione teatrale e ti ritrovo “pittrice”. Mi ha sorpreso in maniera positiva il tuo vederti dipingere e creare. Noi insieme tanti anni fa orsono, abbiamo scritto e sceneggiato delle “pièce teatrali” e quindi pensavo che le tue abilità di creatrice in quel caso “scrittrice” fossero una parentesi.

Da buona “gemellina” penso di essere molto poliedrica. Ovviamente l’arte è ciò che fa uscire la mia personalità a 360 gradi, e devo dire che ho avuto la fortuna di fare dei lavori che mi hanno dato la possibilità di esprimere diversi “talenti” nascosti.

Senza ombra di dubbio, gli occhi sono le cose che emergono di più dai tuoi ritratti, la “la bambina che sorride” il mio preferito!!

Gli occhi sono ciò che ci colpiscono maggiormente in uno sguardo. La bambina che sorride è uno dei miei soggetti preferiti. L’ho realizzato pensando ai bambini poco fortunati che non vivono nel benessere a cui siamo abituati noi, ma è anche vero che i loro sorrisi sono mille volte più autentici di un bambino che ha tutto. Se si guarda attentamente, all’interno della pupilla si specchia una figura che può essere interpretata in tanti modi: Gesù, un fotografo, un pittore, o semplicemente un passante….

Come, quando e perché’ hai iniziato a dipingere?

I colori sono stati sempre parte integrante della mia vita. Purtroppo, il lavoro ci porta spesso a mettere da parte delle passioni che potrebbero essere anche qualcosa di più di un passatempo. Nel 2016, ho rivoluzionato la mia vita, cambiando lavoro e casa ed avendo più tempo a disposizione, ed è stato proprio in quel periodo che un’amica mi ha parlato di un corso di pittura tenuto presso la parrocchia di Ognina. Ho voluto mettermi in gioco. Non avevo mai dipinto ad olio, ma devo dire che è una cosa che mi piace immensamente e che mi aiuta a trovare la mia dimensione.

E se Jo Squillo e Sabrina Salerno cantavano “siamo donne oltre alle gambe c’è di più” e se Fiorella Mannoia canta: “quello che le donne non dicono”, possiamo dire che ormai le donne hanno quel di più e dicono a voce alta il loro essere artiste e pittrici.

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Vivo a Roma ma originario della Sicilia. Attivista nel volontariato sociale, mi occupo di pittura, fotografia, scrittura e arte pop: alcune mie opere sono state esposte in diverse gallerie e mostre nazionali.

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