Ho temporeggiato molto prima di scrivere questa recensione a quello che, per me, è un assoluto capolavoro. Ho atteso sapientemente che venissero scritte le letterine per la Befana. Un cavallo di Troia letterario da leggere e regalare assolutamente! A BABBO MORTO – una storia di Natale– scritto e inchiostrato da Zerocalcare e colorato da Alberto Madrigal, edito da BAO.
La Trama
Natale… i regali, il cenone, i parenti… ma ci avete mai pensato alle condizioni di lavoro dei folletti nella fabbrica di Babbo Natale? Zerocalcare sì, e vi racconta per la prima volta la scabrosa verità dietro al business della consegna dei regali. Bonus! Le anziane rider della Befana scioperano insieme ai minatori sardi (le cui miniere di carbone vengono chiuse perché nelle calze i bambini preferiscono trovare gli orsetti gommosi), per ottenere migliori condizioni di lavoro!
Un libro a metà tra favola (cinica) illustrata e fumetto. Quando finirete di leggerlo vi ripeterete ad alta voce che Babbo Natale non esiste per sentirvi meno tristi!
La Recensione
Premetto che le storie su Babbo Natale le ho sempre trovate esotiche e fuori dai miei confini culturali. Ma questa affermazione non c’entra assolutamente con il libro dell’Indomabile Zerocalcare. Babbo Natale è un espediente per un libro di critica al capitalismo globalizzato: una stupenda ma terribile metafora! Alle vicende dei folletti e delle befane, si accostano riflessioni al vetriolo sulla condizione di moltissimi lavoratori. Le vicende narrate in A Babbo Morto farebbero accapponare la pelle anche all’avarissimo Ebenezer Scrooge del Canto di Natale di Charles Dickens. Questo libro dovrebbe essere regalato a tutti i sindacalisti e ai legislatori con opportuna didascalia: ” Se nun ce arrivi te lo dico io: sostituisci ai folletti gli operai della Whirlpool qualunque e alle Befane i Rider di Glovo, Just Eat e tutti gli altri!” . Tornando alla trama del libro, Babbo natale è morto; Figlia Natale e Figlio Natale riscattano l’azienda ma sono mediocri nel farlo. Figlio Natale viene beccato in abiti sadomaso a fare consumo di sostanze stupefacenti. L’azienda di famiglia di Babbo Natale è diventata un enorme hub di distribuzione di giocattoli e regali, ma gli elfi e gli gnomi si sentono sfruttati. Quando il Folletto Gaetano viene trovato morto in circostanze misteriose, inizia una protesta sindacale come il Polo Nord non ne ha viste mai. Allo stesso tempo, a Foligno, la Befana, come i figli di Babbo Natale, sfrutta le anziane rider senza coperture assicurative. Con le vecchine sfruttate si aggiungono alla protesta i minatori del Sulcis poiché non viene più consegnato carbone a nessuno.
Si ride a crepapelle, ma è un riso amaro, amarissimo. Una speculazione profonda che tutti i cittadini e le cittadine dovrebbero fare all’alba del secondo decennio del nuovo millennio . Ciliegina sulla torta: per la prima volta in assoluto e in contemporanea il libro è in due versioni. Il fumetto, edito da BAO Publishing, e l’audiolibro, prodotto e distribuito da Storytel, un adattamento originale con le voci di Zerocalcare, Neri Marcorè e Caterina Guzzanti.
Insomma, fate in modo che nelle calze del 6 gennaio ci sia questo libro!