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ADORAZIONE di Alice Urciuolo (66thand2nd) | Recensione


Questa é la settimana dell’anno dedicata al contrastare la Violenza Contro le donne. BL LIBRI vi propone la lettura di Adorazione, opera prima di Alice Urciuolo, pubblicato da 66thand2nd. Questo libro é stato candidato allo Strega 2021 ed al premio Opera Prima John Fante 2021.
Un romanzo di formazione unico nel suo genere.

LA TRAMA

A Pontinia, piccolo centro di fondazione fascista nel mezzo dell’Agro Pontino, la giovane Elena è stata uccisa dal fidanzato. A distanza di un anno, i suoi amici sono ancora divisi tra il dolore di quel trauma e il bisogno di un’adolescenza normale. Nell’arco di un’estate afosa, vissuta fra le architetture metafisiche di Pontinia e di Latina e le sensuali dune di Sabaudia, e con Roma, la grande città, sullo sfondo, si intrecciano i loro destini. C’è Diana, con la sua voglia sulla gamba che la rende tanto insicura, e c’è la sua migliore amica Vera, che sembra invece non aver paura di niente. Ci sono Giorgio, il fratello di Vera, che era innamorato di Elena e non lo ha mai detto a nessuno, e Vanessa, cugina di Giorgio e Vera e migliore amica di Elena. Intorno a loro una comunità ancora regolata nel profondo da valori patriarcali perfettamente interiorizzati, una comunità dove le famiglie sono spesso tenute insieme solo dall’ipocrisia e dal silenzio. Le ragazze e i ragazzi dovranno così crescere, perdersi e ritrovarsi da soli. Faranno i conti con il vuoto e la passione, l’insicurezza e l’ansia, l’accettazione e l’affermazione di sé. La morte di Elena assumerà per ognuno un significato diverso, e per ognuno si sovrapporrà alla propria storia personale, a un’educazione sentimentale e sessuale fatta di estremi, in cui l’amore, la tenerezza e il desiderio si mescolano alla sopraffazione, all’umiliazione e alla vergogna.

LA RECENSIONE

Probabilmente questo romanzo é una delle opere prime piú crude mai scritte. Un femminicidio, quello della giovane Elena, diventa un dramma corale, di una intera comunità che in maniera trasversale modifica le coscienze dei suoi coetanei e mostra i limiti di una società ancorata, ancora, a paradigmi patriarcali che rendono tutta la storia estremamente orribile e assolutamente verosimile. Lo stile dell’autrice è secco come una pugnalata allo stomaco. La composizione delle frasi rende l’intero testo come una puntuale disamina a ciò che, purtroppo, normalmente accade in una comunità italiana quando avviene un efferato femminicidio. I protagonisti sembrano attoniti spettatori che alzano gli scudi di posticcia coscienza ultra cattolica. Il bigottismo degli adulti è la seconda violenza a cui, noi lettori, siamo inermi spettatori. Inoltre il romanzo pone un accento concreto sul grado d’immaginazione che gli adolescenti conservano dall’infanzia. Il gruppo di ragazzi di Pontinia, loro malgrado, sono incastrati nella rete-sfondo della storia. La scossa tellurica dell’uccisione di Elena, per mano del ragazzo, inizierà a far evolvere le coscienze dei protagonisti che, come alberelli, subiscono modifiche posizionali potentissime dall’ambiente che li circonda.
Un libro che si legge tutto d’un fiato.
Libro consigliatissimo per adolescenti, genitori e Barbara Palombelli. 

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Di origine Abruzzese, ma ramingo come un nomade. Di molteplici interessi ogni sabato su Bl Magazine con la rubrica BL LIBRI.

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