“Chi dimentica, cancella e noi non dimentichiamo”
La storia
Nel 1993 io avevo 25 anni e mi ero appena laureato all’Accademia di Belle Arti, è proprio il 12 settembre è il mio compleanno. Da quella data, l’eco della sua scomparsa è rimasta nell’ aria per tutti gli anni, fino al ritrovamento del corpo. Stiamo parlando di Elisa Claps.
Io personalmente prima di conoscere le varie fiction e podcast, le puntate dei programmi TV come Chi l’ha visto? E prima ancora di conoscere l’Associazione Penelope, mi sono sempre chiesto e so di non essere l’unico, perché’ 17 anni per trovare il corpo all’interno di quella chiesa, la Santissima Trinità di Potenza. Era la data del 17 marzo 2010.
Molti si sono dati una risposta, sappiamo di tutta la vicenda famiglia Claps e la Chiesa, sui punti oscuri, su quello che è successo in quella chiesa, ma non siamo qui per questo.
Chi si è battuto tantissimo, avanzando una battaglia dietro l’altra, fu e lo fa ancora il fratello Gildo Claps. Grazie a lui possiamo parlare dell’Associazione Penelope Italia, nata appunto nel 2002, non solo per cercare Elisa nell’immediato, ma poi successivamente per dare sostegno a tutte le persone e famiglie che si trovavano smarrite per la scomparsa dei propri cari, un passaggio d’angoscia a cui ci si trovava senza preavviso.
Oggi
L’Associazione Penelope, non si è mai fermata sulle lotte sul ritrovamento degli scomparsi, con un supporto anche legale e psicologico, ma anche su tutte quelle leggi o dispositivi che servono proprio al ritrovamento immediato, quindi il DNA con una Data Bank o sulla legge in questione la 203 del 19 novembre del 2012, dove appunto il Prefetto può intervenire immediatamente.
Stasera
21 settembre 2024, siamo qui nel prestigioso Teatro Parioli Costanzo, dove per anni è andato in scena il Maurizio Costanzo Show e quindi sul Sipario…
L’Associazione Penelope Italia OdV ci ha invitato a vivere con loro le emozioni e le storie di chi sostiene il progetto a vari livelli. Il titolo della serata “Una passeggiata tra i ricordi, colorandoci di emozioni”, racchiude un percorso fatto di testimonianze e a fare da cerimoniere indiscussa è stata Laura Barbieri, Presidente dell’ Associazione per il Lazio, affiancata dal Presidente Nazionale dell’Associazione Nicodemo Gentile, che ci hanno portato con il “cuore” dentro i racconti degli illustri personaggi presenti a partire dalla Dr.ssa Maria Luisa Pellizzari, Commissario di Governo per le persone scomparse, che purtroppo ha comunicato che lascerà l’incarico, senza però averci raccontato la passione che ha messo in questo progetto. La lista degli interventi è molto lunga e ci hanno fatto emozionare tutti, hanno portato il loro cuore, come il “Cuore di Elisa” che poi è il progetto portato in Africa, il sogno di Elisa Claps diventare medico per gli “ultimi”. Per chi scrive non è stato facile ascoltare le parole di tutti, il cronista molto spesso deve solo raccontare, ma ascoltare Gildo Claps fratello di Elisa, sentire gli attori della fiction Rai, Gianmarco Saurino (presente in video), Vincenzo Ferrera (il padre) e Giulio Della Monica (Danilo Restivo) mi ha portato alla mente gli episodi della vera Elisa, e mi ha creato una serie di emozioni, (brano ascoltato all’inizio della serata con la magia di effetti di luci). E poi Federica Sciarelli di Chi l’ha visto era lì non come giornalista ma come “amica”, non ha mai fatto mancare il sostegno “alla famiglia” nell’intera vicenda.
Toccante anche le testimonianze di Marianna Tamburino di Libera che da mesi ha intrecciato il percorso con “Penelope” e di Mariagrazia Zaccagnino che ci ha raccontato “la purezza di Elisa” tramite il suo libro tratto dai diari di Elisa, consegnati direttamente dalla mamma, Filomena Claps presente in video con un suo saluto affettuoso. E poi sul palco salgono i due Rocco Micale il primo in veste di artista consegnando degli straordinari ritratti a matita ad alcuni dei protagonisti e l’altro Rocco Micale Vicepresidente di Penelope il pilastro dell’associazione che infatti gli è né stato consegnato uno come ricordo della serata e del suo impegno.
La manifestazione si è conclusa con una performance recitativa musicale legata al tema della serata, con un gruppo di Potenza capitanato da Giulio Pedota con Davide e Francesco Bigotti e Antonio Sanchirico.
Prima di chiudere questo articolo volevo dare spazio a Giulio Della Monica nel difficile ruolo di Danilo Restivo, e gli ho chiesto la difficoltà come attore di superare questo ruolo da “cattivo” nel suo percorso.
Davvero molto complessa la domanda, per poter rispondere in maniera diretta. Quando ti fai conoscere per un tipo di ruolo c’è la possibilità di innescare nel pubblico una risposta negativa nella vita dell’attore. La fortuna che non sono ruoli frequenti. Avevo tanta paura e paura della ricaduta che potesse avere sulla gente che magari incontravo, quindi prima di accettare ci ho pensato un po’. Io conosco dei colleghi che hanno magari interpretato in varie serie televisive il criminale di turno, l’omicida di turno, in particolare uno ha avuto problemi concreti, di gente che lo ha minacciato, a volte le persone non riescono ad arrestarsi e discernere la realtà dalla fiction. Chiaramente, ribadisco a me tutto questo non è successo. Forse perché Restivo è vivo ed è lontano.
Dal 1974 ai giorni d’oggi: scomparsi 258 552 195710 ritrovati 62842 ancora da ritrovare…
Penelope Italia, non può rimanere da sola…