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CINZIA di Leo Ortolani (BAO) | Recensione #TDoR


Oggi si celebra il TDoR in tutto il mondo e, come ogni anno, cerchiamo di plasmare le nostre rubriche in occasione di questa Giornata Internazionale.
Da qualche anno a questa parte, cerco di suggerire letture divergenti e irriverenti che non siano solo di denuncia. Il transgender day of remembrance é la Giornata per ricordare e pretendere giustizia alle persone T morte in maniera violenta in tutto il mondo. BL LIBRI vuole offrire un punto di vista alternativo per comprendere il delicato mondo che quotidianamente le persone transgender devono vivere facendo slalom nella transfobia interiorizzata delle società.
Oggi abbiamo il piacere di proporvi CINZIA di Leo Ortolani. Una Graphic-novel pubblicata da Bao Publishing.

LA TRAMA

Cinzia è una donna trans che non riesce a trovare lavoro o riconoscimento all’interno della società. Quando riesce a essere assunta, rinunciando alla sua natura e mantenendo nome e aspetto da uomo, scopre di trovarsi all’interno di un’associazione in difesa dei valori tradizionali e contro ogni diversità. Tuttavia si innamora del suo collega Thomas, eterosessuale e in procinto di sposarsi. Per cercare di avvicinarlo finge di avere una sorella gemella, e comincia a uscire con lui come Cinzia, con le fattezze femminili. Alla fine Thomas le rivela di essere omosessuale e possono così concretizzare la loro relazione. Tuttavia, Cinzia si rende conto che la sua vera natura non è quella di un uomo, amato da Thomas, ma di una donna, e alla fine lo lascerà per vivere la sua vita rimanendo fedele a sé stessa.

LA RECENSIONE

Ho incontrato Cinzia, nelle mie letture, circa quindici anni fa. Ero studente universitario e settimanalmente acquistavo in edicola Rat-man, l’antieroe italiano che sbeffeggiava in maniera satirica i mondi Marvel, DC e la società italiana. Cinzia, nel fumetto di Leo Ortolani, é sempre stata un personaggio gregario, di contorno, apparentemente al margine, ma assolutamente calzante e necessario. Risate a parte, Ortolani, probabilmente, é stato il primo autore a farci comprendere la natura comune delle persone transessuali come semplici cittadini italiani. Cinzia era un postino. Cinzia nasce grazie all’amore, ahinoi, non corrisposto di Rat Man. Nella graphic novel é lei la protagonista. Attorno al suo punto di vista si percepiscono le fragilità, anzi, l’umanità che tutte le MtF vivono quotidianamente. Il grande spunto di riflessione é comprendere che le persone T possono essere tranquillamente eterosessuali. Si ride tantissimo. L’autore, dietro le battute “genitali” e all’uso sapiente del “comico basso”, restituisce al lettore una storia che apre chirurgicamente la questione delle persone T. Dall’accettazione personale della propria natura, all’accettazione sociale della propria identità. “Cinzia” é un capolavoro. Una storia che vale la pena leggere perché si ride, si riflette e, auspicabilmente, ci si avvicina di più al vissuto delle persone transgender. 

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Di origine Abruzzese, ma ramingo come un nomade. Di molteplici interessi ogni sabato su Bl Magazine con la rubrica BL LIBRI.

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