Il mondo delle donne e il mondo della cucina sono sempre andati di pari passo, tanto che, socialmente, il ruolo della donna ai fornelli viene dato per scontato.
Da un parte è molto evocativa l’immagine di una donna con grembiule, dall’altra si pensa non c’entri molto con la professione dello chef.
Quindi la domanda da porsi è -> donne: regine ai fornelli, ma in Cucina?
Un salto nel passato
Prima di andare avanti con il quesito, facciamo un passo indietro, ai tempi delle prime società.
In un’intervista a Giuseppina Muzzarelli (vi lascio il link QUA), viene evidenziato il collegamento tra donne e nutrimento. Quando nasciamo, il primo nutrimento che riceviamo deriva dalla madre (o nutrice), attaccandoci al seno e ricevendo il latte.
Da questo particolare, è stato associata la donna al ruolo di “colei che nutre direttamente il nucleo familiare”.
Se questo fu l’inizio delle società, nel corso del tempo il ruolo della donna è sempre rimasto tale: moglie, madre, colei che accudisce e si prende cura del focolare domestico.
E la libertà individuale? Tutte le donne sentivano di voler adempiere a questo ruolo, o tutte allo stesso modo?
Certo che no!
Ma le regole erano chiare: o così, o non sei adatta.
Ed ecco che la cultura della cucina popolare nasce e si sviluppa per mezzo di queste donne che, coraggiosamente, hanno nutrito intere generazioni di future donne e futuri uomini, nella volontà o nell’obbligo del patriarcato.
La società oggi
Oggigiorno questa realtà è stata sradicata via, riconoscendo tantissimi diritti alle donne, sia sociali che individuali, permettendo loro di vivere sè stesse come meglio credono. Certo, molti passi avanti devono essere ancora fatti, ma se una volta ci si aspettava che le donne stessero ai fornelli e ne fossero le regine, adesso non è più un pensiero automatico. Se una donna è portata per cucinare, ben venga che esprima sè stessa anche attraverso i fornelli… se non lo è, nessun problema. Pace, ironia, e via al cercare una soluzione, come ci mostra la comica Tess Masazza in uno dei suoi video
Il lato oscuro della Cucina
Ma se le donne hanno sempre avuto questo importante ruolo nel mondo dei fornelli, come mai ci sono così poche donne chef? E non parlo solo di chef stellati famosi a livello internazionale, ma semplicemente di presenze femminili nel campo della ristorazione.
Purtroppo, in questo campo lavorativo (ma non solo questo) esiste un forte preconcetto nei confronti delle donne, fisico e sociale:
Gianfranco Vissani
«Le donne in cucina non ce la fanno fisicamente»
Pronta è stata la risposta del sito internet Puntarella Rossa, che ha pubblicato un vero e proprio calendario in cui donne chef alzano enormi pentoloni e coscioni da dinosauro!
Ma non è solo questione di forza fisica (per la quale basterebbe ridimensionare alcune misure). Tutto ciò rimane appannaggio di una cultura patriarcale che si rifiuta di evolversi in una società paritaria (da ricordare questo articolo che parla dell’argomento)! Molte donne devono stare dietro alla casa e ai figli, doveri che vengono relegati quasi esclusivamente a loro, e non riescono a dedicarsi appieno a un lavoro che, obiettivamente, richiede grande dedizione, pazienza e forza di volontà… Anzi, vengono spesso fatte sentire in colpa per ciò, e considerate un impiccio, come per molti altri lavori.
La strada è ancora lunga, ma spero che un giorno si possano far sentire le donne regine della Cucina senza sensi di colpa.