Questa settimana vogliamo proporvi un romanzo gustoso, divertente, estremamente leggibile che vi porterà, con graffiante ilarità, a riflessioni divergenti sul sistema Paese. FINO ALL’ULTIMA PANNOCCHIA di Alberto Valli, pubblicato da AUGH!, è la scelta di BL LIBRI.
LA TRAMA
A Dové Lisotto è anno di elezioni e tutto il paese è scosso da un profondo fermento democratico. Perfino le galline, turbate dai toni accesi della contesa elettorale, hanno smesso di deporre e sembrano essere entrate in sciopero delle uova. Le burrascose vicende degli abitanti del piccolo Comune brianzolo faranno da cornice alla lotta senza quartiere tra le due liste concorrenti: quella del sindaco uscente, Folco Brusadelli, disposto a tutto pur di acciuffare i voti necessari alla rielezione, e quella del notaio Bruto Cogneri detto il Santo, pilota della perfetta macchina “pigliavoti” messa in pista dall’ex primo cittadino di Dové, Carmelo Calciastinchi. Ma basteranno le promesse della nuova squadra, unite al fascino degli attuali candidati, per avere la meglio sull’arcigna resistenza del sindaco e della sua Firsledi? Una battaglia per l’ambitissima poltrona da combattere “fino all’ultima pannocchia” e senza esclusione di colpi, e che porterà i contendenti a sconfinare oltre il Doverone, oltre la Brianza e l’Italia, fino a Capo Nord e ritorno.
RECENSIONE
Leggere questo libro, in prima battuta, vi condurrà in una storia corale fatta di paesani brianzoli alle prese con le amministrative locali. Quando dico corali, intendo proprio tutti i personaggi che ruotano attorno alla vicenda aggiungono un pezzettino all’enorme mosaico sociale che Valli descrive nel suo romanzo. Anche le galline, a modo loro, partecipano al dramma politico. Molteplici sono le scene che conducono il lettore a sorridere e a ridere a crepapelle nelle dinamiche del piccolo comune. Le pagine scorrono velocemente e subito si entra a far parte della vicenda. Si rimane incollati alla narrazione di cui, onestamente, è difficile prevedere quale strada prenderà. Valli scrive in maniera asciutta e irriverente. Dietro al dono narrativo dedicato alla sua terra ha creato un composito schema che va oltre la territorialità brianzola: l’italianità dei personaggi, soprattutto nel Notaio non-notaio, emergono al di là degli stereotipi. Con estrema consapevolezza Valli utilizza questa storia ben scritta e ben intrecciata per porci un quesito chiaro e tangibile sull’incredibile desiderio di potere che qualunque essere umano può provare. Fino all’ultima pannocchia è una finestra demo-antropologica che dà uno spunto concreto alla continua e perpetua campagna elettorale che da alcuni anni investe la nostra nazione.
Libro godibilissimo! L’unica pecca: ad un certo punto, come tutti i libri, finisce ma vorresti ardentemente continuare a conoscere le evoluzioni politiche e sociali di Dové Lisotto…