L’Immancabile classico che nessuno ha letto e se dicono di averlo fatto è menzogna.
GARGANTUA E PANTAGRUELE
Questo enorme libro (per trama, lunghezza e stazza dei personaggi) è il capolavoro rinascimentale di François Rabelais. Dietro le vicende satiriche di due giganti si celano implacabilmente metafore sul potere, la filosofia e l’antropologia. Io su questo libro pentapartito ho schiumato un semestre intero all’Università. Se non è per dovere, risulterà assolutamente piacevole leggerlo in tempi umani e utilizzare gli spunti del libro in ottime conversazioni con amici e conoscenti. Sensazionale è l’emozione che proverete quando arriverete all’ultima pagina: vuoi per l’enormità montuosa letta, vuoi perché è indubbiamente fonte di arricchimento personale.
LA TRAMA
L’opera “Gargantua e Pantagruele” si snoda in cinque romanzi che raccontano passo dopo passo le prodezze dei due giganti:
- Libro primo – Pantagruel: il romanzo, pubblicato nel 1532, presenta il personaggio Pantagruel, figlio del gigante Gargantua e di Badebec. Il gigante riceve un’educazione di stampo umanista e sin dall’infanzia si distingue per la sua forza immensa. Significativa è l’invasione di Utopia da parte dei Dipsodi che, però, vengono respinti grazie a Pantagruel che per riparare dalla pioggia un battaglione stende la lingua come se fosse un ombrello.
- Libro secondo – Gargantua: il romanzo, pubblicato nel 1534, presenta il personaggio di Gargantua, figlio del gigante Grandgousier, re d’Utopia. Il gigante riceve un’educazione di stampo medievale ma, grazie al saggio Ponocrate, riuscirà a concepire i libri come maestri di vita. Gargantua riuscirà a vincere la guerra tra Utopia e il vicino regno del re Picrochole ma, a conflitto finito, si dimostrerà molto clemente con i vinti.
- Libro terzo: il romanzo, pubblicato nel 1546, racconta le avventure di Panurge che, non sapendo se prendere moglie o meno, parte con Pantagruel e frate Jean alla ricerca di qualcuno che possa dargli il consiglio giusto. Dopo vari incontri i tre si affidano alle parole del pazzo Triboulet e decidono di andare a consultare l’Oracolo della Divina Bottiglia.
- Libro quarto: nel romanzo i tre personaggi viaggiano nelle terre più strane alla ricerca dell’Oracolo. Dopo aver incontrato i popoli più assurdi, si fermano presso il circolo polare dove odono a causa del disgelo le grida di una battaglia avvenuta anni prima.
- Libro quinto: nell’ultimo romanzo i personaggi, dopo vari viaggi, giungono in un tempio sulle cui pareti è raffigurata la vittoria di Bacco. È lì che la sacerdotessa Bacbuc li guida al cospetto dell’Oracolo il cui responso è “Trinch!”, che in inglese antico vuol dire “Bevi!”.