3° posto: “AVANZI” di Giuliano Colantonio (Robin)
“Avanzi” è una raccolta di racconti poetici. I racconti sono privi di punteggiatura e si delineano in versi. Il manoscritto è diviso in tre parti e ognuna di esse si compone del medesimo numero di racconti, e precisamente trentatré per parte. I racconti sono narrati in prima persona e colui che narra è una persona malata, disturbata, impossibilitata oramai a vivere all’interno della società contemporanea, tanto da chiudersi in una stanza e non uscire più, e racchiude la sua malattia all’interno delle sue visioni.Le diverse parti del libro rappresentano le singole fasi del malessere del protagonista, quali atarassia, angoscia e odio.La scrittura, anche se in maniera impercettibile, muta in base al diverso sentimento provato dal narratore, cercando di trasmetterlo al lettore più del contenuto delle singole parole.Il filo conduttore che lega i racconti è l’esternazione del male di vivere del narratore. I racconti sono gli “avanzi” di un uomo che non si sente più un essere umano, sono le rimanenze di un organismo che è traghettato verso la fine, sono ciò che resta del narratore all’interno della malattia.Il manoscritto non vuole dare risposte ai grandi dilemmi della vita, non cerca di dare soluzioni alle inquietudini dell’uomo e, molto probabilmente, non lascia spazio a domande. È soltanto la finestra sul mondo di una persona che vede il mondo esplodere.