4.746 views 10 min 0 Comment

Il Naturismo previene il Body Shaming e il Bullismo.


Il body shaming, o derisione del corpo, è l’atto di deridere una persona per il suo aspetto fisico. Quasi qualsiasi caratteristica fisica può essere presa di mira: l’adiposità o la magrezza, l’altezza o la bassezza, la presenza, l’assenza o la cura della peluria corporea, il colore dei capelli e l’acconciatura, e la presenza di cicatrici.

Con l’avvento dei Social Network e del racconto quotidiano delle nostre vite attraverso le immagini, il body shaming è diventato una costante. Anche i Vip sono costantemente bersagliati da commenti inopportuni.

La derisione dell’altro è da considerarsi come forma di Bullismo a tutti gli effetti.

Le vittime che subiscono tale gogna spesso sono adolescenti. Le persone più fragili spesso sono spinte verso comportamenti depressivi e addirittura autolesionistici. Meno di un mese fa una famosissima wrestler giapponese Hana Kimura si è tolta la vita dopo l’ennesimo commento malevolo sul suo aspetto fisico. (clicca qui per approfondire)

Alcuni tipi di body shaming hanno origine antiche e si fondano nella superstizione popolare, come il pregiudizio contro i capelli rossi, altri derivano da mode diffuse in tempi molto recenti, come la grassofobia. I canoni estetici cambiano da un luogo all’altro e con essi le forme di discriminazione.

Uno studio condotto dal Dipartimento di Pedagogia della Columbus University ha dimostrato che alcune persone sono assolutamente refrattarie nel commentare o giudicare gli altri per il loro aspetto fisico.

Lo studio ha analizzato i commenti di 50.000 volontari. Alle persone coinvolte sono state mostrate diverse fotografie pescate da instagram. Selfie di utenti dai connotati più eterogenei possibili.

Ebbene alla fine dello studio è emerso che le persone meno inclini alla derisione dell’altro per l’aspetto fisico avevano un unico denominatore comune: provenivano da famiglie che praticavano Naturismo.

Carlotta Cigliana ha definito Il naturismo come un movimento che promuove un contatto più diretto e meno artificioso dell’essere umano con l’ambiente naturale. Uno stile di vita fisico, mentale e psicologico. Un rispetto della Natura a tutto tondo. Il Naturista vede la nudità come rispetto verso sé stessi e verso gli altri e che favorisca, inoltre, il rispetto dell’ambiente. 

La formazione del proprio io avviene sin da piccoli. Abituarsi alla diversità dei corpi rende meno inclini le persone a bullizzare chi non ha caratteristiche predefinite dai canoni main stream.

Proprio per questo abbiamo raggiunto Antonio R. dell’ufficio stampa dell’associazione A.N.AB. (Associazione Naturista Abruzzese) che gestisce l’unica spiaggia naturista italiana autorizzata della costa adriatica: Lido Punta le Morge nel comune di Torino di Sangro in provincia di Chieti.

Quali sono i frequentatori della vostra spiaggia?

Il pubblico è molto eterogeneo, molte famiglie si fermano appositamente da noi come intermezzo nel viaggio da Nord a Sud. Molti vengono appositamente per la spiaggia di Lido Punta Le Morge.

Contiamo molte presenze straniere: tedeschi, francesi e danesi. Sono molte le famiglie con bambini che decidono di programmare le vacanze da noi. Contiamo presenze anche da Napoli, Roma, Milano, Rimini e Pisa: sono bagnanti affezionati che ci vengono a trovare ogni anno. Abbiamo creato una rete, una piccola comunità di persone. Viviamo a pieno la spiaggia ed il contatto con la natura incontaminata della Costa dei Trabocchi.

Come commenta i risultati della ricerca Americana sul Body Shaming?

Effettivamente non mi stupisce molto. I bambini non hanno malizia . I grandi sono pieni di sovrastrutture. Educare i bambini nel rispetto del proprio corpo e nell’accettazione del proprio e di quello degli altri, nella sua totalità, rende liberi!

Tutti debbono essere liberi di esprimersi. In spiaggia abbiamo anche persone che hanno vistose cicatrici ma nessuno critica o si permette di giudicare un corpo diverso.

Tutti nasciamo nudi d’altronde…

Il Naturismo promuove valori importanti: accettazione di sé, rispetto degli altri, tolleranza . Sono valori che ciascun buon genitore desidera trasmettere ai propri figli. L’abitudine alla normalità della nudità fa comprendere quanto irreali siano i modelli di corpo ideale che si vedono in televisione e quanto bello sia invece il nostro corpo, pur con tutte le sue imperfezioni. I veri naturisti sono i bambini e le famiglie, essi hanno la responsabilità per la protezione delle piante e degli animali, sono tolleranti, disponibili e rispettano la proprietà altrui.

E’ facile cadere nel tranello di considerare il Naturismo come una mera perversione, lei come risponde?

La nudità non è pornografia! Mi piace citare l’allora vescovo di Cracovia Karol Wojtyla, futuro Papa Giovanni Paolo II, che nel 1960 scrisse queste parole sulla Nudità nel suo libro “Amore e Responsabilità”. “Poiché è creato da Dio, il corpo umano può rimanere nudo e spogliato, eppure preserva intatti il suo splendore e la sua bellezza. La nudità come tale non dev’essere equiparata all’impudicizia. C’è impudicizia soltanto quando la nudità svolge un ruolo negativo rispetto al valore della persona. Il corpo umano non è una fonte di vergogna. L’impudicizia, così come il pudore e la modestia, è una caratteristica dell’interiorità di una persona, nuda o vestita.

Ma voglio sottolineare che il vero problema è che, quasi sempre, i trasgressivi si spacciano per naturisti in modo da garantirsi una apparenza di rispettabilità. Così facendo gettano discredito sui nostri movimenti naturisti. Aggiungiamo poi che spesso sfruttano gli spazi pubblici da noi faticosamente conquistati per i loro atti osceni (perché le cose vanno chiamate con il loro nome!) ed ecco che non mi imbarazzo a dire che, pur non esprimendo alcun giudizio morale, mi ritengo infastidito dalla loro presenza.

Come tutelate famiglie e bambini nella vostra spiaggia da eventuali lupi cattivi?

Siamo sempre presenti in spiaggia: abbiamo moltissimi volontari della nostra associazione che tutelano i bagnanti. Ad oggi non è mai accaduto nulla di spiacevole dato che la nostra spiaggia è frequentata appunto da famiglie. Ad ogni modo non abbassiamo mai la guardia.

Il Naturismo non è fare quello che ti pare e piace fare. Chi sposa il naturismo non ha alcuna morbosità intrinseca. La pratica naturista pone in maniera paritetica tutti: dall’avvocato all’imprenditrice, dal cuoco alla docente di fisica. L’uguaglianza dei corpi nudi abbatte qualunque barriera mentale e sovrastruttura sociale e culturale. Il Naturismo è una pratica non violenta tra esseri umani. Noi ricerchiamo un contatto primordiale con la natura.

I malpensanti eventuali devono rendersi conto che la spiaggia è autorizzata e che sono sempre presenti volontari: a maggior ragione la spiaggia è più controllata di uno stabilimento balneare qualsiasi. In una spiaggia Naturista le donne hanno maggior tutela paradossalmente!

Il compito dei nostri volontari è un vero e proprio lavoro per tutelare l’unica spiaggia riconosciuta dalle istituzioni.

Inoltre dobbiamo proteggerla adeguatamente dato che è uno dei punti di riferimento per i turisti stranieri (e sono moltissimi). Non possiamo permettere che questa attrazione turistica, perché tale è, venga sciupata da qualche mascalzone. La Spiaggia Naturista di Punta Le Morge crea un notevole indotto per il territorio.

Come vi siete organizzati con le restrizioni causate dalla pandemia?

Siamo stati la prima spiaggia naturista d’Italia ad aver già programmato la distanza degli spazi e i nostri volontari, quotidianamente per tutta la stagione , faciliteranno l’ingresso alla stessa.

Il Sindaco di Torino di Sangro Nino Di Fonzo ha accolto benissimo il nostro piano di accesso alla spiaggia. Siamo in connessione costante con le autorità, con il Comune e con tutte le strutture ricettive per poter garantire la sicurezza dovuta a causa del Covid- 19.

Ho visto sulla vostra pagina Facebook che domenica 7 Giugno la vostra Associazione pulirà la spiaggia.

È una attività che promuoviamo ogni anno. (Per partecipare clicca qui) Speriamo di trovare meno immondizia del solito dato che c’è stato il lockdown. Il rifiuto tipico della nostra spiaggia è la cassetta di polistirolo utilizzata dai pescherecci. Essendo stati per più di due mesi fermi con la pesca mi auguro vivamente che la spiaggia sia più pulita del solito.

<hr>Condividi:
- Published posts: 533

Di origine Abruzzese, ma ramingo come un nomade. Di molteplici interessi ogni sabato su Bl Magazine con la rubrica BL LIBRI.

Twitter
Facebook