In questa giornata a tema, abbiamo voluto dedicare un appuntamento speciale di BL LIBRI al primo scrittore che in epoca moderna ha fatto coming out: Karl Heinrich Ulrichs.
La storia di questo scrittore vi meraviglierà: costretto ad esiliare a causa della sua omosessualità, decise di trasferirsi nello stato Europeo più aperto ed inclusivo dell’epoca.
Questa storia ha inizio in Germania nella prima metà dell’800, nei pressi di Hannover.
Karl Heinrich Ulrichs era un adolescente di una famiglia benestante. All’età di quattordici anni si innamorò del suo maestro di equitazione poco più giovane di lui. Ovviamente la relazione si consumava segretamente tra i boschi ed il maneggio di Aurich.
Il giovane Karl, studente modello, ben presto si iscrisse all’Università di Göttinghen laureandosi in teologia e diritto nel 1846.
Prosegui i suoi studi nell’università di Berlino dedicando le sue ricerche alla lingua latina e in storia. Il giovane promettente, nel 1849 lavorò come consulente legale ufficiale presso la corte distrettuale di Hildesheim nel Regno di Hannover. Venne licenziato nel 1859 proprio a causa della propria omosessualità.
Nel 1862 Ulrichs svelò alla propria famiglia la propria condizione ed iniziò a scrivere trattati sull’omosessualità con lo pseudonimo di Numa Numantius.
I suoi primi cinque saggi, raccolti in Forschungen über das Rathsel der mannmännlichen Liebe (in italiano “Amore sessuale tra uomini come enigma della natura“), spiegava questo amore come naturale e biologico riassumendolo nella frase latina “anima muliebris virili corpore inclusa” (una psiche femminile in un corpo maschile).
In questi saggi, Ulrichs coniò per primo alcuni termini per descrivere i differenti orientamenti sessuali come “Urning” (gay), Urninds (lesbica), Uranodionings (bisessuale) e Zwitter (ermafrodito).
Da lui nacque il lessico gayfriendly “uranista” che venne però superato dal termine omosessuale.
Il primo Coming Out
Ulrichs incominciò presto a pubblicare utilizzando il suo vero nome (è probabilmente il primo coming out pubblico della storia) e scrisse su un giornale dell’epoca, una dichiarazione in supporto di un uomo arrestato per sodomia.
Nel 1864 i suoi libri vennero confiscati e messi al bando in Sassonia, e l’anno successivo in tutta la Prussia.
Solo nel 2004 i libri di Ulrichs sono stati ripubblicati sia in lingua tedesca che inglese e in lingua italiana.
Nel 1866 venne imprigionato quando Hannover ed i suoi territori vennero inglobato dalla Prussia. L’anno successivo, da uomo libero, raggiunse Monaco di Baviera.
Il 29 agosto del 1867 fu il primo gay dichiarato a a parlare pubblicamente dei diritti omosessuali quando richiese al congresso dei giuristi tedeschi a Monaco una risoluzione che sollecitasse l’abrogazione delle leggi anti-omosessuali.
Le sue richieste vennero zittite dalle grida indignate dei presenti.
Il trasferimento nel meridione d’Italia
Passarono dieci anni e la stigmatizzazione nei suoi confronti era tale che anche la sua famiglia aveva tagliato tutti i rapporti. Solo dopo la pubblicazione del suo dodicesimo libro “Amore sessuale tra uomini come enigma della natura”, decise di autoesiliarsi e di lasciare la Germania.
Karl Heinrich Ulrichs scelse la nazione che non aveva alcuna legge contro l’omosessualità e dove il fermento intellettuale era alto e rampante: si trasferì in Italia. Scelse L’Aquila, che all’epoca aveva ancora l’aura di città meridionale aperta al mondo.
Andando a scavare a fondo tra le testimonianze scritte e la promulgazione di leggi l’ex Regno delle due Sicilie, che poi divenne parte integrante del Regno d’Italia, si ha quasi l’impressione di trovarsi di fronte ad una repubblica Scandinava dei nostri giorni a confronto delle altre nazioni europee dell’epoca. Karl Heinrich Ulrichs era ospite dell’amico latinista abruzzese il Marchese Niccolò Persichetti.
Lo scrittore tedesco in Abruzzo ebbe modo di pubblicare altri dodici scritti e continuò a studiare latino frequentando gli intellettuali locali, e nel 1895 ottenne una laurea Honoris Causa a Napoli. Pochi mesi dopo morì e fu sepolto con grande onore nel cimitero monumentale di L’Aquila.
Attualmente il capoluogo abruzzese ha un centro studi dedicato a Karl Heinrich Ulrichs ed ogni anno, l’11 ottobre, la comunità LGBT+ locale rende omaggio allo scrittore: il primo ad aver fatto coming out.