Il mese di giugno, conosciuto come Pride Month o Mese dell’orgoglio, è appena terminato e in questi trenta giorni si sono susseguiti eventi, manifestazioni, marce e feste per celebrare la comunità LGBT+.
Noi di BL MAGAZINE abbiamo partecipato attivamente, pubblicando editoriali e approfondimenti a riguardo (senza dimenticare anche LA RAINBOW CAKE).
Ecco perchè ho scelto di parlarvi di un libro molto speciale: Kitchen, di Banana Yoshimoto
Origini del romanzo
Kitchen venne pubblicato in Giappone nel 1988, con prima edizione italiana nel 1991, per mano di Feltrinelli.
Il romanzo ebbe fin da subito un grande successo, tanto che venne pubblicato in oltre 20 lingue e fu adattato in ben due film
La trama di Kitchen
Mikage è una giovane ragazza universitaria che ama le cucine e l’atmosfera che si respira in esse. Si ritroverà ad affrontare la morte della nonna completamente da sola, essendo rimasta orfana.
Verrà accolta a casa di Yuichi e Eriko, due quasi sconosciuti che le daranno la possibilità di guarire le sue ferite, di tornare ad amare la vita. E questa anche grazie alla loro cucina…
(il resto della trama, SPOILER! Se volete saperla, andate in fondo all’articolo)
Kitchen: l’amore e la cucina
Non c’è posto al mondo che io ami più della cucina.
Non importa dove si trova, com’è fatta: purché sia una cucina, un posto dove di fa da mangiare, io sto bene
Kitchen – Banana Yoshimoto
La cucina (e le cucine in generale) ha un ruolo molto importante nella vita di Mikage, e nel romanzo in generale (non per nulla, il titolo è quello).
Rappresenta il luogo in cui tutto può essere: un rifugio, una possibilità di riscatto, un posto dove c’è la famiglia. Perchè è questo l’altro grande punto fondamentale: La famiglia è dove c’è la cucina.
Ecco perchè Mikage tornerà a stare bene, e perchè legherà con Yuichi e Eriko tanto da considerarla la sua famiglia adottiva.
E sempre attraverso la cucina (e il cibo) che Mikage si avvicinerà tanto a Yuichi da… SPOILER!
Il coraggio di Eriko
Fin da subito scopriamo che la mamma di Yuichi, Eriko, non è la sua mamma biologica, ma suo padre biologico. Dopo la morte della madre, decise di diventare donna e di vestire il ruolo di Eriko. Ma nel corso del romanzo scopriamo che Eriko è in tutto e per tutto una donna. Corpo e spirito. Una donna coraggiosa che splende e fa splendere l’atmosfera attorno a sè.
Ho sempre apprezzato come venisse introdotta la tematica della transessualità e della genitorialità in questo libro, semplice e diretta. Senza traumi o dolore, ma gioiosa e inserita in una routine che molti potrebbero o vorrebbero vivere.
Per ulteriori dettagli, guardate o ascoltate il video di approfondimento allegato!