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LA DISPERATA RICERCA D’AMORE DI UN POVERO IDIOTA di Pif (Feltrinelli) | Recensione


Questa settimana vi proponiamo, per la rubrica BL LIBRI, il nuovo romanzo di Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif: “La disperata ricerca d’amore di un povero idiota” pubblicato da Feltrinelli.

LA TRAMA

“L’amore non è una formula matematica, non ci si può innamorare facendo dei calcoli.” Almeno questo è quello che pensa Arturo fino a quando rivede un vecchio compagno di classe, l’irritante Gianfranco Zamboni – ora ingegnere informatico.
Dopo anni di lavoro a testa bassa, Arturo si è appena reso conto che amici e colleghi nel frattempo si sono sposati o convivono, molti hanno messo al mondo dei bambini e alcuni si sono già separati. Alle soglie dei quarant’anni, è ora di pensare a quel futuro che non ha mai avuto il coraggio di affrontare. Ma come si trova l’anima gemella, la persona che si è proprio sicuri sia quella giusta?
L’incontro con il vecchio compagno di scuola sembra un appuntamento con il destino, perché Zamboni è a capo di un progetto sperimentale: una app finalmente efficace nel rilevare l’affinità fra persone. E siccome Arturo è un citazionista accanito, facendo sua la massima di Mae West “Tra due mali, scelgo sempre quello che non ho mai provato prima”, si butta nella sperimentazione.
Mentre sembra stia nascendo una simpatia con Olivia, la ragazza dal sorriso raggiante che lavora nella mensa aziendale, l’app gli rivela che ha sette anime gemelle sparse per l’Italia e per il mondo. Nonostante il parere contrario dell’amico Carlo, inguaribile romantico, che lo spinge a uscire con Olivia, Arturo inizia il suo viaggio carico di speranza – ma anche di goffaggine e tanti dubbi. Da Siena alla Svezia, da Dubai alla Groenlandia, scoprirà molto su di sé, sui rapporti di coppia a ogni latitudine, e su cosa sia davvero un’anima gemella.
Pif torna al romanzo con la sua voce inconfondibile e lo sguardo intelligente e critico, eppure sempre pieno di tenerezza, sulle contraddizioni del nostro presente, sulle fragilità fra il tramonto delle vecchie certezze e i falsi miti di nuove verità. Un romanzo picaresco ed esilarante sull’amore.

“L’algoritmo ha individuato sette ragazze che potrebbero essere le mie sette anime gemelle!”
“Sette? Ma non c’era l’anima gemella? Una?”
“Sì, lo so. Pure io lo pensavo, ma a quanto pare nel mondo esistono molte anime gemelle della nostra vita.”
Carlo mi guardò come se avessi bestemmiato. “E quante ce ne sarebbero?”
“Tante, tantissime!”

LARECENSIONE

Abituati benissimo dall’autore a leggere romanzi e saggi scorrevoli noterete piacevolmente che lo stile inconfondibile di Pif continua a caratterizzare anche questo nuovo romanzo.

Devo dire che Pierfrancesco Diliberto (Pif) dopo aver scritto pagine importanti dando voce alle vittime di mafia, come ad esempio in IO POSSO, o seguendo la narrazione da reporter dei suoi programmi televisivi, “La disperata ricerca d’amore di un povero idiota” potrebbe spiazzare il lettore. Inaspettatamente Pif racconta una storia fresca, divertente e sagace con un’immancabile vena cinica sulla vita. Il romanzo è digeribilissimo in pochi giorni e si legge bene. Sicuramente lo consigliereste come io sto facendo con voi.

Questa è la storia di Arturo, quarantenne indeterminatamente precario che osserva i suoi coetanei “sistemati” con mogli e figli. Lui è ancora lì a fare il ventenne sociale, in cerca, finalmente, d’un amore appagante e stabile. Il protagonista è una persona estremamente singolare. Quando parla cita. Cita chiunque, utilizza aforismi come un’armatura per celare una bassissima autostima.

Per quanto possa sembrare un “romanzetto” leggero, Pif compie due operazioni nel testo encomiabili.

La prima riguarda l’aspetto demoantropologico dei luoghi che Arturo, il protagonista, si è imposto di visitare per scoprire quale sia la sua anima gemella. Fantastica è la digressione sui senesi e sul Palio, o, anche la descrizione dei groenlandesi, popolazione che i più, probabilmente stentano a credere che esistano.

L’altra operazione encomiabile è il rapporto che noi contemporanei diamo alle “macchine”. La credenza dell’ineluttabilità di algoritmi e formule matematiche viene eviscerata a dovere nei sette viaggi che Arturo compirà. Esiste un amore saldo, sicuro, senza dubbi né scossoni, scelto a tavolino grazie ad una invenzione informatica? L’umanità può evolvere riponendo la propria fiducia ed il proprio libero arbitrio nell’esattezza matematica dell’algoritmo?

Pif con questo libro agile vuole farci riflettere su questi temi oltre che rallegrarci con le vicende di Arturo l’idiota.

Buona lettura!

“L’amore non è una formula matematica, non ci si può innamorare facendo dei calcoli.” [cit. Pif]

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Di origine Abruzzese, ma ramingo come un nomade. Di molteplici interessi ogni sabato su Bl Magazine con la rubrica BL LIBRI.

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