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“La Tragedia di Otello, il Moro di Venezia” di William Shakespeare. (Recensione) #BLlibri


La giornata Mondiale Contro la Violenza sulle donne è appena passata. Proprio per questo vogliamo suggerirvi un libro che aprisse la mente a questa tematica di stretta attualità, anzi, di perpetua attualità. Per scegliere il libro di questa settimana mi sono avvalso del supporto di Orlando, sapiente lettore, di cultura poliedrica ed anche lui, come me Innaurato.

Con i miei cugini spesso parlo di libri.

La scelta è ricaduta su una tragedia che tutti dovrebbero conoscere. Un libro che ha superato i secoli e che pone al centro la tematica mai superata della violenza sulle donne: “La Tragedia di Otello, il Moro di Venezia” di William Shakespeare.

Quest’opera è stata scritta nei primi anni del 1600, ma, pare, la prima rappresentazione sia avvenuta il 1° Novembre 1604 al Whitehall Palace di Londra .

Per chi non lo sapesse, inoltre, Shakespeare si ispirò ad una novella scritta dal ferrarese Giovan Battista Giraldi Cinzio.

La redazione di BL Magazine, inoltre, traendo spunto da questo libro ha voluto dedicare a Desdemona una rubrica per poter informare, raccontare e denunciare tutto ciò che le donne vittime di violenza sono costrette a subire.

“Il cielo m’è giudice, non è il dovere o l’affetto a guidarmi; ma, sotto la loro apparenza, il mio utile. E se mai avesse a darsi che le mie azioni esteriori rivelassero la mia vera natura e sentimento, non passerà molto tempo che io porterò il cuore sulla manica, perché me lo vengano a beccare le cornacchie. Io non sono quel che sono. “

da Otello

LA TRAMA

Otello è un moro al servizio della repubblica veneta: un condottiero validissimo di cui il Doge aveva proverbiale fiducia. Egli ricevute il compito di comandare l’esercito veneziano contro i turchi dell’isola di Cipro. All’inizio del dramma troviamo Otello che, insieme al luogotenente Cassio, parte da Venezia. Dovrebbe seguirlo Desdemona, sua moglie, scortata da Iago e dalla moglie Emilia.
Otello e Desdemona si sono sposati segretamente ma la verità viene rivelata da Iago. Una volta giunti a destinazione scoprono che la flotta turca non c’è più, distrutta da una tempesta. A quel punto Iago, infido alfiere, prova in ogni modo a far destituire Cassio con uno stratagemma meschino che funziona anche grazie all’aiuto di Roderigo. Emilia, ignara complice, aiuta Iago a far arrivare a Cassio un fazzoletto di Desdemona; scoperto ciò, allertato da Iago, Otello si convince che Desdemona lo abbia tradito.
Iago altro non ha fatto che difendere falsamente Cassio, fingendo apertamente e ingannando, e proprio questo è al centro della tragedia: quella persuasione che spinge il Moro a cedere a una rabbia furiosa e incontrollabile. Otello, travolto da gelosia incontrollabile, uccide Desdemona nel loro letto soffocandola con un cuscino. L’epilogo vede Emilia rivelare che il tradimento di Desdemona altro non era che una bugia, l’invenzione del marito Iago. Quest’ultimo la uccide subito per aver rivelato quella verità. Divorato dai rimorsi del suo gesto Otello decide di suicidarsi lasciandosi cadere sul corpo della moglie. Iago, dal canto suo, viene portato via e condannato alla tortura mentre Cassio prende il posto di Otello nel suo ruolo di servitore della repubblica veneta.

Piangere sopra un male ormai passato

non giova ad altro che a tirarsi addosso

nuove afflizioni. Quando la fortuna

si prende quel che non si può serbare,

solo la tolleranza può riuscire

a mutare quel torto in una beffa.

Ruba qualcosa al ladro il derubato

che ride al ladro; ruba solo a sé

chi s’abbandona ad una pena inutile ….

da Otello

RECENSIONE

L’intreccio narrativo è più che mai attuale. Forse da sempre la scelleratezza maschile e la patriarcale brama di proprietà della donna ha reso le esistenze delle persone scenari di guerra. Per quanto riguarda Otello descritto nella tragedia non è mai giustificato. L’eroe diventa a tutti gli effetti umano e poi mostro. L’uomo a cavallo tra medioevo ed epoca moderna vive il passaggio dell’evoluzione sociale. La tragedia offre ottimi spunti di riflessione su tante tematiche: la guerra, il valore, la passione.sicuramente Otello è il paradigma del patriarcato incapace di rispettare la libertà personale. Tutto gira attorno alla negativa visione di mondo a tratti paranoica.

A fomentare l’odio e la gelosia ci sono diversi personaggi: Iago ed Emilia che sfruttano a proprio vantaggio gli aspetti negativi di Otello.

L’ignara Desdemona subisce lo tsunami emotivo del condotiero veneziano senza poter avere diritto di controbattere. La gelosia non è l’attenuante di otello, ma proprio la sua negativa ruvida essenza.

Invito tutti voi a rileggere o a leggere questo capolavoro che vi aiuterà a decodificare al meglio uno spaccato di realtà quantomai attuale.

“Prima d’ucciderti, sposa, t’ho baciata. Ora non c’è altro modo che questo: [Cade sopra Desdemona.] d’uccidermi e morire in un tuo bacio. [Muore.] “

da Otello

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Di origine Abruzzese, ma ramingo come un nomade. Di molteplici interessi ogni sabato su Bl Magazine con la rubrica BL LIBRI.

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