DANTE E BEATRICE
Singolare è il caso di Dante. Realmente innamorato di questa splendida donzella fiorentina idealizzata a mo’ di figura divina. Il problema in questa relazione è che probabilmente una delle due parti, non ne è a conoscenza. Credo fortemente che analizzando gli scritti dell’Alighieri rintracciamo questa singolare realtà. “Tanto gentile e tanto onesta pare”. Ecco la speculazione su questa romanticissima affermazione dovrebbe far cadere l’occhio sul “pare” . Insomma se conosci una persona e stringi una relazione con essa difficilmente “appare” o “pare”. Gentile ed onesta: ho è o non lo è! E se questa storia d’amore fosse frutto della fantasia di Dante? Io, Beatrice, l’ho sempre voluta immaginare splendida e rosea ma con indiscutibile propenzione al turpiloquio e alla bestemmia gratuita: una manfana fiorentina della peggior specie. Dall’altro lato un Dante intellettuale e timido che ha solo percezione teorica della geometria della vagina, bravissimo nello scrivere i suoi sentimenti, ma una frana nella prova orale.
Dalla storia di Dante e Beatrice dobbiamo però trarre un insegnamento: mostrate il vostro amore e consumatelo tantissimo!