IN un evento speciale di tre giorni, è stato trasmesso al cinema un documentario molto speciale. Let’s Kiss: Franco Grillini, storia di una rivoluzione gentile. Il documentario, diretto da Filippo Vendemmiati, narra la storia di Franco Grillini, politico e attivista italiano, dalla sua nascita al suo presente, più o meno. Attraverso testimonianze dirette dello stesso Grillini, spezzoni video e fotografie, si narra uno spaccato della comunità LGBT italiana.
La storia di Grillini
Nato a Pianoro (provincia di Bologna) nel 14 marzo 1955, si laurea in pedagogia e diventa successivamente giornalista. Nel documentario si rivivono molti dei ricordi di Grillini legati alla casa d’origine.
SI impegna politicamente fin dall’adolescenza, 15 anni, e milita prima con il movimento studentesco di Bologna nel anni ’70, per poi passare piano piano ad altre battaglie.
Grillini è un “gay tardivo”, poiché capì intorno ai 30 di essere omosessuale, e da quel momento non si fermò più. IL suo essere alla costante ricerca di un dialogo politico e sociale, il non militare presso un solo partito politico come parlamentare, lo fece essere un personaggio molto controverso.
SI attraverso gli anni della carriera politica in soffio, e la nostalgia è presente in Grillini che racconta la sua storia spesso in prima persona, rallentato dalla vecchiaia, ma sempre vigile.
Grillini come attivista LGBT+
Nel 1982 iniziò l’attivismo LGBT+, cosa che nel documentario è riportata molto bene, nel focus della rivoluzione gentile riportata nel titolo.
Nel 1985 fonda Arcigay nazionale, prima segretario e poi presidente. E via via altre battaglie, come la fondazione della LILA, “Lega italiana per la lotta contro l’AIDS”(1987), e la fondazione della LIFF, Lega Italiana delle Famiglie di Fatto.
L’essenza del documentario
Franco Grillini è stato un politico, un uomo, un fratello, un giornalista… nella sua vita è stato tante cose. Nel documentario si sono voluti fare vedere tutti questi aspetti che hanno caratterizzato la sua vita, e la sua essenza. Ecco che, anche se a tratti lento, riesce a raccontare la storia dell’Italia attraverso un uomo che ha cercato di fare il massimo con le sue capacità. Come accennavo prima, oramai Grillini è anziano, ma soprattutto è stato rallentato dal cancro che, per il momento, ha sconfitto.
Nella parte finale c’è lui che parla agli spettatori di come abbia cercato di mettere a posto tutto prima del grande passo, di come voglia lasciare in eredità agli spettatori, ma soprattutto ai prossimi attivisti, il suo passato per non dimenticarlo, e per fare ancora di più.