Questa settimana abbiamo recensito un libro che in Francia, ormai da tantissime settimane è primo in classifica, ed è appena stato tradotto e pubblicato in 12 lingue diverse. Trattandosi di “Letteratura di Genere“, ovviamente, non potevamo lasciarlo senza una nostra oculata recensione.
Il libro in questione è ODIO GLI UOMINI di Pauline Harmange pubblicato in Italia da Garzanti e tradotto da Bianca Bernardi.
SINOSSI
Le donne sono state spesso accusate di odiare gli uomini, e istintivamente lo hanno sempre negato. Ma se invece non credere agli uomini, disprezzarli, e perché no, persino odiarli, fosse una risposta utile al sessismo dilagante? Se questa reazione offrisse una possibile vita di uscita dall’oppressione, e desse inizio a una nuova forma di resistenza? Forse, proprio odiando gli uomini, si potrà essere finalmente libere. Pubblicato inizialmente da un piccolo editore in Francia, Odio gli uomini ha subito minacce di interdizione e di denunce penali da parte di un funzionario del ministero francese per la Parità di genere, con l’accusa di incitamento all’odio. Il libro è oggi diventato un bestseller pubblicato in tutto il mondo, con il quale Pauline Harmange lancia un grido di battaglia, provocatorio quanto urgente, per le donne di ogni luogo e di tutte le età.
LA RECENSIONE
Questo libro è arrivato in redazione da diverso tempo. Io e la mia redattrice Benny eravamo molto curiosi di leggerlo immediatamente. Il titolo era super promettente… Ecco, dopo aver divorato le pagine del libro, con somma afflizione, abbiamo scientemente deciso di aspettare, far decantare e comprendere l’eventuale messaggio in bottiglia proposto dall’autrice…. Niente , sono passate settimane intere e non ancora mi capacito se il libro in questione mi piaccia o meno. Il titolo è super accattivante, talmente accattivante, che probabilmente non è in linea con il contenuto: insomma, aria fritta, se siete cresciuti a suon di Simone de Beauvoir il libello della Harmange, sembra il compitino di quarta elementare svolto da una diligente alunna (…manco quella ribelle…). Fortunatamente il libro è stato tradotto benissimo, quindi i pensieri e le pallide teorie al risciacquo sono arrivate al lettore nel modo più capillare possibile. Proprio per questo “Odio gli Uomini” è forse solo lo specchietto per le allodole delle femministe della seconda ora… Per chi avesse un minimo di cultura femminista, invece di leggere questo libro, investa il proprio tempo provando una lezione gratuita di Sumo o guardando una nuova serie su Netflix. Questo libro, però, dato che ha creato innumerevoli scompigli in Francia e in alcuni paesi Francofoni, ci fa constatare che il 90% delle persone si ferma al titolo. Lo scandalo generato da questo libricino era totalmente immotivato. Bastava arrivare a pagina 13 per comprenderne la superficialità di contenuto e l’assenza di aggiunzioni al dibattito sulla parità di genere. Unica ed ultima nota positiva su questa pubblicazione l’ho scoperta grazie alla mia undicenne e vispissima nipote Chiara, che, aprendo il libro involontariamente, ha scoperto che dietro la copertina mobile si nasconde un poster con sopra scritto in 4 lingue “Odio gli Uomini”. Alla sua proposta di attaccarlo in classe vicino i banchi dei maschi ho esultato!