“Il nudo” – di Vicente Alexaindre
Guardare come annotta il tuo corpo nudo
ancora stillante del giorno
sopra l’erba tranquilla, alla stregata aria d’amore
Col mio dito ho tracciato sulla tua carne
tristi parole di commiato.
Il tuo seno di velluto tacita la mia ultima carezza:
è già quasi si ferma il tuo cuore.
Nella tua gola una musica si assorda
muto gemito di un ansioso occidente
e se ti guardo vedo la luce, l’ultima luce
priva di sangue estinguersi nel grande grido finale
contro i miei occhi, cieca.
Di repente m’affondo nella tua bocca
e in essa bevo intero l’ultimo rantolo della notte