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The imitation game

- 05/02/2018


E voi cosa scegliereste tra la reclusione per 2 anni e la castrazione chimica?

Probabilmente scegliereste la soluzione che in quel momento della vostra vita vi spaventa di meno. In ogni caso è una scelta difficile se non impossibile.

Alan Turing, importante matematico, logico e crittografo britannico, scelse la via della castrazione. Al tempo era talmente impegnato con il suo lavoro di ricerca, che per lui erano impensabili 730 giorni di reclusione. Turing viene ricordato ancora oggi per le sue teorie in ambito matematico e ancor di più perché viene considerato il padre della moderna informatica e intelligenza artificiale.

Statua di Alan Turing a Sackville Park, in Manchester.

Durante gli anni della seconda guerra mondiale, lavorando con lo stato britannico, costruì una macchina capace di decifrare le comunicazioni naziste crittografate. Terminata la guerra egli continuo i suoi studi, fin quando il 31 marzo 1952 venne arrestato per omosessualità e obbligato a scegliere la sua pena.

Purtroppo la sua scelta non fu delle migliori. Dopo un anno di terapie ormonali forzate Turing decide di togliersi la vita. Una storia triste che viene narrata nel film The Imitation Game, in cui si racconta la sua vita e il suo lavoro nel periodo della seconda guerra mondiale.

Un film che tratta il tema dell’omosessualità in modo completamente diverso: le tendenze sessuali del protagonista, interpretato da Benedict Cumberbatch, si intrecciano nella trama in modo molto velato, e le sue scoperte e il suo contributo durante il conflitto bellico restano i temi focali.

Alan Mathison Turing è stato un matematico, logico, crittografo e filosofo britannico.

Solo verso il finale il film inizia a prendere i tratti caratteristici del film di denuncia sociale, in cui si vuole garbatamente far notare che la stupidità dell’uomo di quei tempi ha permesso uno scempio simile: Alan Turing era una mente brillante e geniale al servizio dell’umanità strappata precocemente a causa di convinzioni basate sull’ignoranza.

Un film da vedere assolutamente, se non l’avete già fatto, che vi farà domandare alla fine: che cosa sarebbe successo se a quel tempo non fosse esistito il reato di omosessualità? Quasi sicuramente Turing avrebbe vissuto più a lungo e avrebbe avuto la possibilità di fare altre ricerche. Probabilmente la tecnologia sarebbe un passo più avanti oggi e negli anni avrebbe potuto essere d’aiuto a molte più persone.

Inoltre vi chiederete come fosse minimamente concepibile rendere illegali i propri istinti e il proprio essere. Infine sarete un po’ tristi pensando che in alcuni paesi, lontani da noi, sono rimasti col fermo immagine al 1952.

Ursina visione a tutti.

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