Libri: Fabio Bo e Giovanni Montini
In occasione del Salone del Libro di Torino dal 9 al 13 maggio 2024
Intervista doppia
Due amici, Fabio Bo e Giovanni Montini, un giornalista e scrittore di libri (Prendere o lasciare del 2007) e un creativ designer autore di: Le considerazioni di una portinaia e altri racconti Una ragionevole disobbedienza. Un editore Bertoni Editore, due libri scritti nello stesso periodo “Ti prometto il giro del mondo”, gennaio 2023 e “Cuore di serpente “, settembre 2022. Due storie, una sceneggiatura originale e autobiografica e l’altra un riadattamento di un famoso film con Alain Delon. Le trame sono entrambi avvincenti dove l’amore, le passioni e i sentimenti interiori sono il comune denominatore. Questi sono gli ingredienti di questa intervista doppia.
“Ti prometto il giro del mondo”,il giro del mondo lo sarà, non solo per i protagonisti ma anche per chi lo legge. Si percorrono tre momenti tempo-spaziale. Un romanzo fatto di incontri e relative emozioni. Straordinarie le descrizioni e i dettagli delle scene e le ambientazioni. Tre luoghi dove personalmente non sono mai stato ma che l’autore ci descrive come se fossimo li. Ogni pagina ci trascina all’altra, vuoi assolutamente scoprire la fine di questo viaggio.
“Cuore di serpente”, ti prende subito dalle prime righe, anche in questo caso non puoi non girare la pagina successiva per capire come i protagonisti vengono raccontati. Non stai leggendo un libro sei dentro il libro. Inevitabile fare il tifo per uno dei due personaggi e vedere i “cattivi” li senza scampo. Montini ripropone i suoi personaggi che da una parte ricordano quelli de “la portinaia” (libro precedente), ma in questo caso li rinchiude intorno ad una piscina (di lontana memoria) in una atmosfera fresca e moderna. Bisogna aspettare la “katarsi” finale per potersi togliere l’accappatoio e fare un tuffo.
Hai letto il libro dell’altro?
FB Ho letto il romanzo di Giovanni Montini. Siamo amici nella vita e fratelli acquisiti. Quindi ci diamo continuamente consigli su ciò che scriviamo, sui libri che leggiamo. “Cuore di serpente” è un giallo ambientato negli anni 70, ma è anche una storia sul potere dell’amore che scava gli aspetti oscuri delle relazioni affettive in generale. Ci sono complici e amanti che agiscono all’interno di una trama piena di colpi di scena e immersa in un clima claustrofobico assai interessante. Sia il mio libro che il suo sono, in fondo, due “gialli dei sentimenti”
GM Ho avuto il privilegio di leggere “Ti prometto il giro del mondo” in anteprima, quando era ancora un manoscritto. Fabio lo conservava in un cassetto del suo studio. Lo divorai in un pomeriggio. Una storia d’amore venata di malinconia ma di tanta speranza, un giallo dei sentimenti (come lui stesso lo ha definito), che abbraccia gli anni Novanta, consegnandoci l’autentico ritratto di un’intera generazione.
C’è un periodo di scrittura e gestazione -ricerca giusta per scrivere un libro?
FB Non esistono formule precise o canoniche quando ci si appresta a scrivere un libro, soprattutto un romanzo. L’idea iniziale è quasi sempre una illuminazione che poi si sviluppa in maniera più articolata. Nel mio caso, nel corso della scrittura, le cose cambiano strada facendo e l’impalcatura iniziale è soggetta a variazioni continue. Ad un certo punto i personaggi, i luoghi, le situazioni prendono, per fortuna, il sopravvento sulla scaletta iniziali scavalcando le mie intenzioni e impadronendosi di me.
GM Non ho mai considerato l’ipotesi di un “tempo” per concepire un romanzo. Difficile stabilirlo a tavolino. A me non riesce. Scrivere è un po’ come innamorarsi. Quando meno te lo aspetti, arriva l’idea, l’intuizione. Contrariamente a quanto si possa pensare, sono i personaggi che ti vengono a cercare, a raccontarti di loro.
Il primo libro in assoluto ( oppure un articolo, romanzo, poesie, diario)
FB: Ho un passato da giornalista e di critico cinematografico. Quindi scrivere per me è stata una costante nella mia vita professionale. E poi, nella mia vita, ho sempre letto tantissimo. Leggere tanto aiuta a scrivere. Negli anni Novanta ho iniziato con i racconti. Un paio furono pubblicati nell’antologia “Men on men”, edita da Mondadori. Nel 2007 ne ho raccolti altri nove nel mio primo libro “Prendere o lasciare”, per le edizioni del Cardo.
GM: Scrissi il mio primo racconto, Il mare, a diciassette anni. La storia di un nipote che porta la nonna al mare per la prima volta. Un viaggio catartico. Lo conservo ancora tra le mie scartoffie.
Quale’ la cosa più creativa nello scrivere (cercare il titolo, inventare i nomi dei protagonisti, descrivere i luoghi) e quale è la cosa più noiosa.
FB Il titolo di solito mi viene in mente subito, trovare i nomi dei protagonisti è una delle cose più divertenti(ma capita che in corso d’opera i nomi cambino), descrivere i luoghi è una mia fissa, luoghi e personaggi devono interagire armonicamente. La cosa più noiosa? Rivedere miriadi di volte il romanzo. Ma, ad un certo punto, devo smettere. Sennò andrei avanti all’infinito.
GM Scrivere è difficilissimo. Più continuo e più ne acquisto consapevolezza. Quello che a me piace di più è quando la storia, come per magia, devia dal percorso tracciato, conducendoti in territori sconosciuti. È l’aspetto più creativo, e allo stesso tempo più misterioso. Lo attendo sempre con trepidazione. A mio avviso, non c’è una fase ‘noiosa’. Anche le successive stesure, l’editing o l’impaginazione, ti coinvolgono. Quello che temo, invece, è quando un personaggio fatica a parlare di sé, restio a prendere vita. Allora, pazientemente, devo spronarlo, per trascinarlo nella trama.
Un libro che hai letto o no, che avresti voluto fosse una tua opera.
FB L’elenco sarebbe troppo lungo. Adoro i classici: Flaubert, Balzac, Tolstoj, Maupassant, Hardy, le sorelle Bronte, Mann, Turgeniev. Un romanzo contemporaneo che avrei voluto scrivere, ma non ne sarei stato capace, è “Una vita come tante” di Hanya Yanagihara.
GM Ce ne sono diversi. Uno è sicuramente “Le ore” di Michael Cunningham.
Stai già pensando al prossimo libro? Un piccolo spoiler?
FB: Sto già scrivendo il nuovo romanzo ma niente spoiler, per scaramanzia e per principio. Titolo provvisorio: “Non così lontano” ma non è detto che rimanga questo. Desiderio furibondo: scrivere il seguito di “Ti prometto il giro del mondo” ambientato vent’anni dopo.
GM Sì, sto ultimando un nuovo romanzo che indaga sugli amori tossici e le loro conseguenze.
“Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L’opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in sé stesso.” (Marcel Proust)