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“H24 – storie di ordinari abusi sulle donne”, 24 corti per dare voce alle donne vittime di violenza

- 08/12/2021
corti violenza sulle donne


H24 storie di ordinari abusi sulle donne” è una serie di cortometraggi il cui tema è la violenza sulle donne, disponibile gratuitamente sul sito arte.tv a questo link.

I cortometraggi – ispirati a 24 fatti reali – sono scritti da 24 autrici e interpretati da 24 attrici. Un collettivo di artiste europee ha infatti preso parte a questo progetto, nato dall’idea di due documentariste: Nathalie Masduraud e Valérie Urréa. 

H24 porta alla luce la violenza sulle donne nelle diverse forme che la compongono, con l’obiettivo di far riflettere sulle varie sfaccettature della questione, di dare voce alle vittime e di stimolare la ribellione e il senso di sorellanza. Ogni storia è scritta in prima persona e ha come protagonista una donna, di età e origini diverse, che riempie la scena con la vicenda narrata. 

Quali sono le situazioni che una donna può ritrovarsi a vivere quotidianamente? Quali sono i volti della violenza e come reagisce la società di fronte a tutto questo?

Tra ciò che una donna può subire in un giorno, ci sono tante situazioni troppo spesso sottovalutate, considerate di poco conto dall’opinione pubblica, quasi normali. Dove per normale si intende qualcosa a cui non ci si fa caso, roba giudicata di poco conto e che invece lascia segni, umiliazione, dolore invisibile, l’effetto di pugni nello stomaco.

C’è la donna che subisce molestie sul bus, quella vittima di revenge porn, (leggi il nostro approfondimento qui) quella che assiste a una violenza domestica e prende le difese della ‘sorella’, c’è il catcalling (leggi il nostro approfondimento qui) a tutte le ore, lo stalking, la violenza fisica, quella psicologica, quella economica, quella ai danni di una donna nera abusata dalle forze dell’ordine con l’aggravante del razzismo, c’è l’allenatore che fa violenza sessuale sulle sue atlete minorenni, ci sono gli insulti, il cyberbullismo, le allusioni inopportune, la lesbofobia, quella che ha ingerito la droga dello stupro e ha ricordi confusi considerati non sufficienti per un’accusa, quella palpeggiata in una piazza in festa, ci sono i femminicidi, la donna che non viene creduta da una giudice perché considerata “non molto attraente per essere stuprata”, c’è la violenza ostretrica, la ragazza umiliata dal fidanzato possessivo e manipolatore, c’è la donna che si difende dagli aggressori notturni… 

E infine c’è la donna defenestrata dal compagno, colpevolizzata successivamente per essere tornata a casa dell’uomo violento. Quest’ultima vicenda è stata inserita come extra. Si intitola, infatti, “La 25a ora” ed è la storia che ha portato le due documentariste a ideare questo progetto.

Tra le attrici che hanno prestato il volto alle donne vittime di violenza, anche Valeria Bruni Tedeschi e Diane Kruger.

Molti dei cortometraggi sono in lingua francese, mentre gli altri sono in inglese, tedesco, italiano, spagnolo e polacco. Per tutti sono disponibili i sottotitoli in più lingue. Una serie da vedere tutta d’un fiato per immergersi in parte nella quotidiana realtà delle donne.

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Molisana nata al mare da padre montanaro e madre arbëreshë, sono un misto di elementi naturali e culturali. Cresco con l’atlante geografico come migliore amico e un'infinita curiosità. Mi laureo in economia del turismo, mi appassiono a internet dal 1999 e contemporaneamente scrivo sul cartaceo e sul digitale. Credo nella gentilezza, nell'umiltà e nell'etica come colonne portanti della vita. Unite da un'abbondante dose di autoironia.