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In Afghanistan i talebani vietano i contraccettivi.

- 20/02/2023


Continua la dittatura talebana in Afghanistan, soprattutto per le donne: dopo aver tolo loro il divieto allo studio, di lavorare in una organizzazione internazionale e le restrizioni per uscire, ora sono vietati la venduta e l’acquisto dei contraccettivi, nello specifico in due città del Paese.

Vanno in giro armati, a intimidendo farmacisti e ostetriche, minacciandoli di non vendere più e di togliere dagli scaffali le pillole contraccettive in quanto, secondo i talebani, sarebbero una congiura dell’occidente nel controllare le nascite del popolo musulmano.

Le città in cui avviene le razzie sono Kabul e Mazar-i-Sharif, dove vengono le maggiori testimonianze di professionisti minacciati con armi di eliminare dai loro negozi ogni tipo di dispositivo di controllo delle nascite, in quanto non permetterebbe al popolo afgano di perpetuare la stirpe e quindi la nazione.

Secondo un farmacista nella capitale, i talebani “controllano regolarmente ogni farmacia e noi abbiamo smesso di venderne”. Un’ostetrica ha riferito di essere stata minacciata diverse volte e un comandante talebano le ha detto che non può “promuovere il concetto occidentale di controllo della popolazione”. Un farmacista di Kabul ha riferito: “Sono venuti nel mio negozio con le pistole e mi hanno minacciato di non vendere pillole contraccettive. Controllano tutte le farmacie della città, abbiamo smesso di vendere i prodotti contraccettivi”, ha detto.

L’annuncio, specifica il The Guardian, non parte assolutamente dal Ministero della Salute, né c’è stata una ordinanza emessa dal Governo. Ci troviamo quindi di fronte ad un’azione da parte dei talebani di stampo terroristica, al fine di limitare ancor di più la libertà delle donne nel Paese.

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Classe 1990, Pescarese di adozione. Attivista transfemminista e co-fondatrice del Collettivo Zona Fucsia, si occupa da sempre di divulgazione femminista. È speaker radiofonica e autrice in Radio Città Pescara del circuito di Radio Popolare con il suo talk sulla politica e attualità "Stand Up! Voci di resistenza". Collabora nella Redazione Abruzzo di Pressenza. È infine libraia presso la libreria indipendente Primo Moroni di Pescara e operatrice socio-culturale di Arci.

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