Un’ottima notizia dal capoluogo toscano per tutte le persone dotate di ovaie (e con ciclo mestruale!)
Il Consiglio comunale di Firenze ha approvato ieri una mozione, presentata da diversi consiglieri del partito Democratico, per abbassare o addirittura eliminare la cosiddetta Tampon tax, l’imposta sui prodotti igienici femminili essenziali (assorbenti interni, esterni, coppette mestruali).
La mozione “chiede di verificare con Farmacie Fiorentine la possibilità di applicare prezzi particolarmente contenuti e promozionali sui prodotti sanitari e igienici femminili ed ogni altra eventuale iniziativa per migliorare la disponibilità e l’educazione all’uso di questi prodotti da parte delle donne ed in particolare delle fasce più svantaggiate”.
Si tratta di “una battaglia di civiltà. Non solo di equità, non solo di pari opportunità ma proprio di civiltà. Il ciclo mestruale è una funzione naturale dell’organismo femminile e quindi è necessario l’uso dei beni igienici femminili. Non sta alla donna scegliere se e quando avere il ciclo ma sta a noi scegliere se e come tassarlo“, spiega Laura Sparavigna, consigliera del Pd e prima firmataria dell’atto.
In Italia, dice, “si stima che ogni mese 21 milioni di donne acquistino prodotti sanitari, per un totale di circa 2,6 miliardi. Il prezzo medio di una confezione di assorbenti è di 4 euro. Un prezzo folle, considerando che è indispensabile! Ancora più folle data l’Iva al 22% che è l’aliquota massima contemplata dal nostro sistema fiscale. Questa tassa, non solo è inaccettabile sul piano sociale e culturale, ma è anche causa del fenomeno” chiamato “povertà mestruale, ovvero del disagio, anche per ragioni economiche, nel non potersi garantire un’igiene adeguata durante tutto il periodo mestruale attraverso appositi dispositivi sanitari e in luoghi idonei”.
Inoltre “siamo rimasti tra gli unici paesi occidentali a tassare questo bene primario. Addirittura in Irlanda o in Canada è stato reso esentasse”. Con l’atto, conclude la consigliera, “vogliamo che il consiglio si faccia promotore di questa battaglia di giustizia e equità sociale, sia sollecitando il governo e il Parlamento a prevedere un’immediata riduzione in attesa di una totale detassazione dei beni essenziali alla salute e all’igiene femminile”.
Il Consiglio fiorentino chiede anche di “sollecitare il Governo ed il Parlamento a prevedere un’immediata riduzione dell’IVA attualmente al 22%, per i prodotti igienico-sanitari femminili, per arrivare poi alla totale detassazione dei beni essenziali alla salute ed all’igiene femminile” e di affrontare il fenomeno della “povertà mestruale”.
Un grande passo avanti verso la parità di genere e non solo.
Ora però bisogna presentare tale mozione in tutti i Consigli Comunali del nostro paese, e approvarlo, possibilmente, per poter finalmente fare un vero e proprio balzo verso la civiltà.