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Coronavirus e Logopedia: consigli per la gestione dei piccoli in quarantena

- 18/04/2020
consigli logopedia


Ai tempi di Covid19, #iorestoacasa è un obbligo per molte famiglie, ma anche un impegno per i genitori per intrattenere i propri figli. Ma come fare con i piccoli che hanno difficoltà di comunicazione? Come favorire una corretta acquisizione del linguaggio nei bambini che hanno intrapreso da poco le sedute di logopedia?

Certo, ormai diffuse sono le sedute telematiche. Ma la tecnologia può sostituire il calore e il contatto di cui hanno bisogno i bambini per apprendere?

Una guida da parte dei Logopedisti, rivolta ai genitori, risulta necessaria.

ASCOLTO: Il primo aspetto fondamentale e indispensabile è mostrare disponibilità all’ascolto del bambino.

SEMPLICITÁ: Adottare un linguaggio semplice e rallentato in sua presenza, offrendo un modello verbale chiaro e preciso, in quanto, i messaggi chiari e brevi sono più facili da comprendere. Scandire con un rito lento aiuterà il bambino a percepire e a memorizzare la parola. Modellare l’eloquio, consigliando la stessa modalità anche a tutti i membri della famiglia.

RISPETTO DEI TURNI: è fondamentale non interrompere, anticipare o finire il discorso del bambino; rispettare sempre i turni comunicativi e non sovrapporsi mentre si parla; attendere che il piccolo formuli il suo discorso.

EVIDENZIARE LE QUALITÁ: Evitare tensioni fisiche, blocchi verbali; le pressioni dei genitori possono portare il bambino a prendersi carico della sua esecuzione verbale, compromettendo il carattere di spontaneità e naturalezza della comunicazione. Evidenziare sempre le sue qualità, capacità e punti forza.

TELECRONACA. Stimolare il linguaggio parlando di ciò che si fa: descrivere ciò che accade, che si vede, che si sente, gli odori, e mai stancarsi di ripetere più volte, i bambini imparano dalla ripetizione!

TELECRONACA PARALLELA: Spiegare con semplicità e con termini che il bambino comprende ed è in grado, in parte, di ripetere, tutto ciò e si fa insieme.

CONTATTO OCULARE: Stabilire un contatto oculare prima di iniziare a parlare e pronunciare le parole tenendo l’oggetto vicino alla bocca in modo da portare l’attenzione proprio vicino alla bocca. È fondamentale anche arricchire e accompagnare il discorso con i gesti.

UN GIOCO ALLA VOLTA. Dare un gioco alla volta al bambino: ciò gli darà la possibilità di chiederne un altro.

CREARE L’OCCASIONE. Stimolare il bambino con percorsi ludici a lui particolarmente interessanti e gradevoli, organizzare percorsi e attività non verbali, di costruzione, che possono alleggerire la tensione verbale, valorizzando anche forme comunicative alternative.

Giochi sonori, bolle di sapone, immagini e fotografie da descrivere, giochi onomatopeici, macchinine, trenini, animaletti, burattini e chi più ne ha più ne metta! Insomma, tutto ciò che sicuramente non manca a casa dei più piccolini può essere usato per favorire una corretta acquisizione del linguaggio. Ora più che mai! Ciò che si chiede alle mamme e ai papà è seguire il proprio bambino nel gioco, proponendo giochi di ruolo, giochi simbolici, in modo da stimolare le abilità di narrazione e racconto.

Non si chiede ai genitori di improvvisarsi logopedisti, ma si vuole condividere una guida, una serie di piccole strategie e di consigli che si possono rivelare utili soprattutto in questo periodo di emergenza, dove si ha la possibilità di trascorrere più tempo con i propri bambini, in attesa di
recuperare la normalità del rapporto.

articolo a cura di Ilaria Contento
Logopedista
Centro ABC

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