Una ragione per la quale il caffè solitamente non viene dato ai bambini potrebbe essere la credenza ampiamente diffusa che le bevande che contengono caffeina possano inibire la crescita. C’è della verità dietro questa idea?
La risposta è un risonante NO: non ci sono prove che il caffè o la caffeina inibiscano la crescita e lo sviluppo infantile.
Piuttosto, l’altezza di una persona è ampiamente dipendente da altri fattori. Per esempio, centinaia di geni da tempo identificati sarebbero responsabili per circa il 16% della crescita in altezza. Anche la salute generale di un bambino gioca un ruolo. Per esempio, infezioni ripetute durante l’infanzia possono rallentare l’assorbimento dei nutrienti e la crescita delle ossa, come viene dimostrato in molti studi differenti.
Per di più, se un bambino ha accesso a molti cibi nella sua dieta, come il latte, durante i primi anni ciò influenza l’altezza, così come l’alimentazione della madre durante la gravidanza, secondo la ricerca pubblicata sulla Nutrition Research Reviews.
Quindi perché alcune persone ancora pensano che il caffè possa inibire la crescita dei bambini? Nessuno lo sa, ma ci sono un paio di teorie.
Negli anni Ottanta, diversi studi suggerivano che i bevitori regolari di caffè fossero a maggior rischio di osteoporosi, perché la caffeina può portare all’aumento della escrezione di calcio (sebbene gli effetti fossero di piccola entità). Se la caffeina è in grado di indebolire le ossa, allora è concepibile che un alto consumo in infanzia possa portare a una statura più bassa. Tuttavia, è risultato che c’era un’altra variabile in gioco: i bevitori di caffè tendevano anche ad assumere minor quantità di latte, la maggior fonte di calcio. In altre parole, è probabile che non fosse il caffè, ma l’insufficienza di calcio a causare il problema.
Inoltre, studi recenti dimostrano che non c’è un collegamento fra osteoporosi e consumo di caffè, stando alla Harvard Health Publishing. Un’altra idea è che molti studi hanno collegato il consumo di caffeina a effetti sulla salute sia positivi che negativi, contribuendo a generare confusione.
“Ci sono stati così tanti studi epidemiologici sulla caffeina, indicandola come dannosa o buona, che ciò genera confusione” afferma lo scrittore scientifico Mark Pendergast, autore di Uncommon Grounds: The History of Coffee and How It Transformed Our World (Basic Books, 2019).
Un’altra teoria, promossa da Duan Mellor una dietista della Aston University nel Regno Unito, è che il mito ha radici nella raccomandazione che le donne in gravidanza limitino l’assunzione di caffeina perché alcune ricerche hanno collegato una esposizione del feto alla caffeina con un maggior rischio di aborti spontanei.
Questi studi, in ogni caso, sono limitati a piccoli campioni. Le prove non sono conclusive al momento, quindi i gruppi che si occupano di salute come l’Organizzazione Mondiale della Sanità suggeriscono alle donne incinta di limitare (ma non necessariamente evitare totalmente) il consumo di caffeina per ridurre il possibile rischio di aborti spontanei e di nascite di neonati sottopeso.
“Ecco da dove arriva l’idea su crescita e caffeina, ma la biologia di un feto e come ottiene i suoi nutrienti attraverso la placente e molto differente da un individuo” afferma la Mellor. “Anche il metabolismo è differente, non possono fare parallelismi”.
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Quindi, la scienza è chiara: il caffè non inibisce la crescita nei bambini. “Un caffè leggero non è un gran problema probabilmente” afferma la Mellor a Live Science. “Alcune note del caffè sono tratte dalle piante, e si potrebbe vederne un beneficio nel darle ai bambini. Ovviamente non vorrete dargli un caffè forte, ma di certo mi preoccuperebbero di più le bevande dolci”.
Lla Mellor non suggerisce di dare un doppio espresso. E per una buona ragione: la chiave è la moderazione. La caffeina può incrementare l’ansia, la pressione sanguigna, il reflusso acido e può anche interferire con il sonno, secondo quanto affermato dal Johns Hopkins Medicine.
La caffeina del caffè può causare problemi anche negli adulti, ovviamente. Ma i bambini hanno corpi più piccoli, quindi la stessa quantità di caffeina può avere effetti più forti su di loro. Per questa ragione la American Academy of Pediatrics raccomanda di evitare di dare caffè ai bambini e di limitarne il consumo in adolescenza.
Nonostante tali evidenze, il mito del caffè non sembrerà sparire presto. “La diffusione del mito che il caffè inibisce la crescita non è ancora sparito” dice Pendergast a Live Science. “Una volta che un mito sulla salute entra in una cultura, è molto difficile sradicarlo”.
Articolo pubblicato su sciencealert.com a cura di Benjamin Plackett e tradotto in italiano per Doctor Rainbow da Pamela Pellegrini