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Essere transgender: percorso e linee guida

- 26/06/2020


Sebbene la questione dei transgender risulti “vistosa” agli occhi di tutta la società, scientifica e profana, è curioso come in realtà di questo si sappia davvero poco. Sia da un punto di vista medico (poiché conosciamo il percorso che una persona transessuale deve intraprendere per cambiare sesso, ma non conosciamo l’eziologia del transessualismo), sia da un punto di vista psicologico (solo il filone psicoanalitico ha affrontato a viso aperto la questione del transessualismo, purtroppo).

Maschile o femminile è la prima distinzione che fate allorchè incontrate un altro essere umano, e siete abituati a fare questa distinzione con assoluta sicurezza” – S. Freud

Allo scopo di rendere l’esistenza più serena e congruente con la propria identità di genere, il Sistema Sanitario Nazionale in cooperazione con l’ONIG (Osservatorio Nazionale sull’Identità di Genere) prevede la possibilità di intraprendere un percorso che sia il più possibile accessibile a tutti, secondo delle precise linee guida.

Il percorso attraversa un azione ormonale, psicologica e chirurgica. Ma poiché le terapie ormonali possono produrre effetti irreversibili e poiché i cambiamenti chirurgici sono definitivi, è necessario e fondamentale l’intervento psicologico. Solitamente il percorso nel Servizio Sanitario pubblico è pressoché gratuito, ma sebbene le liste d’attesa siano davvero molto lunghe, è possibile iniziare il percorso psicologico privatamente, posto che il vostro psicologo o psicoterapeuta si metta in contatto con il centro scelto, ai fini della stesura della relazione di idoneità.

Spesso chi accede ai Servizi ha l’urgenza di attraversare il confine, riattribuire una forma esterna che sia congruente con quella interna, sottovalutando l’importanza di un supporto psicologico, che risulta utile non solo ai fini della scoperta delle motivazioni, per eventuali diagnosi differenziali o per la somministrazione del Rorschach (spesso richiesto ai fini della pratica legale), ma utile anche per affrontare i cambiamenti di forma e umorali dati dalla terapia ormonale. Perché se è vero che è doloroso guardarsi allo specchio e sentirsi in un corpo non proprio, anche vedere in quello stesso specchio una forma che cambia dopo tanti anni può essere.

Purtroppo, attualmente, la possibilità di accedere a tali servizi non è garantita come dovrebbe e, sempre più spesso, le persone che vogliono affrontare il percorso di transizione si trovano costrette a rivolgersi a servizi privati, con un aggravio enorme dei costi. Per chi non ha la capacità economica di sostenerli, invece, il rischio di rivolgersi a persone non qualificate che forniscono terapie ormonali sottobanco, senza le dovute precauzioni, che risultano infine fortemente dannose.

La Natura ha fatto un errore, che io ho corretto, ed ora sono vostra figlia” – Lettera di Christine Jorgensen ai genitori

Dott.ssa Pamela Pellegrini
Psicologa Psicoterapeuta, Consulente Sessuale

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